LONDRA – Un fratellino fatto nascere per
salvarla. Megan Matthews, una bambina inglese di nove anni
malata di anemia di Fanconi ha ricevuto un regalo di Natale
molto speciale: un trapianto di midollo che le salvera’ la vita
dal piccolo Max, un bimbo biondo e paffutello di 18 mesi, il cui
corredo cromosomico e’ stato selezionato ‘su misura’ prima del
concepimento e che e’ nato dopo che mamma e papa’ si erano
sottoposti ad una pratica di fecondazione in vitro.
In Gran Bretagna e’ la prima volta, in Italia il test pre
impianto con selezione degli embrioni anche se possibile spesso
non e’ praticabile.
Nel 2003, quando la pratica nel Regno Unito era ancora
illegale, Michelle e Jayson Whitaker andarono a Chicago in un
viaggio della speranza per dare al figlio malato un fratellino a
scopo trapianto. Stavolta invece le 10 mila sterline dell’intera
operazione sono andate a carico del servizio sanitario nazionale
inglese.
La decisione di Katie e Andy Matthews, i genitori dei due
bimbi, ha pero’ fatto nascere polemiche sull’opportunita’ etica
di ‘creare’ un fratello ‘salvatore” per guarire una bimba
altrimenti incurabile: ”Max deve la vita alla sua capacita’ di
essere di aiuto terapeutico alla sorella malata. Questo pone un
grave problema etico”, ha detto Josephine Quintavalle di
Comment on Reproductive Ethics.
L’anemia di Fanconi e’ una malattia del sangue che distrugge
il modollo osseo e espone i malati a un alto rischio di tumori,
leucemie e problemi renali. Megan aveva ereditato il gene dai
genitori che ne erano entrambi portatori. Per la ragazzina non
c’era altra speranza se non un trapianto di midollo da un nuovo
fratello, poiche’ una ricerca a livello mondiale
di un donatore adatto era fallita e un altro fratello, Stuart,
pur ess o sano, era risultato incompatibile.
”Avevamo sempre voluto tre bambini. L’unica ragione per cui
non avevamo fatto piu’ figli dopo Megan era che c’era una
possibilita’ su quattro che ereditasse il gene malato”, ha
detto mamma Katie, una infermiera. Di qui la selezione. La
coppia si era sottoposta alla fecondazione in provetta dopo che
i medici avevano studiato gli embrioni e riscontrato che, su
sei, soltanto due erano sani. Gli embrioni erano stati
impiantati nella madre e uno di loro aveva attecchito. Max e’
nato il 22 luglio dell’anno scorso. Sei mesi fa cellule bimbo
sono state trapiantate su Megan all’ospedale pediatrico di
Bristol. La bimba, che all’epoca dell’operazione era quasi in
fin di vita, all’inizio del prossimo anno tornera’ a
scuola.(di Alessandra Baldini)
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