Giro d’Europa a nuoto per un mondo senza barriere architettoniche

ROMA – Un giro d’Europa a nuoto per un mondo senza barriere e senza frontiere. Protagonista della traversata un 45 enne di Torre Annunziata (Na) Salvatore Cimmino che dall’eta’ di 14 anni, da quando gli amputarono la gamba destra a seguito di un osteosarcoma, gira l’Italia (giro d’Italia 2007) e adesso anche l’Europa per portare a conoscenza e sensibilizzare sul problema delle barriere architettoniche ancora presenti nel nostro paese che sono un ostacolo all’integrazione delle persone disabili. L’iniziativa, sostenuta dal Circolo canottieri Aniene e Fondazione Roma, e’ stata presentata oggi al Circolo Canottieri Aniene di Roma in una conferenza cui hanno preso parte Salvatore Cimmino, il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio, il ministro delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi, il presidente del Circolo Giovanni Malago’, Francesco Cognetti direttore del reparto di Oncologia del ‘Regina Elena’ di Roma e il presidente della ‘Fondazione Roma’ Francesco Emanuele. Con l’ausilio dello sport, l’ormai atleta Cimmino e’ riuscito a superare molte barriere anche psicologiche e si batte perche’ questo sia possibile per tutti i disabili. "Nello sport ho trovato accoglienza solidarieta’ e valori di condivisione.- Solo con la partecipazione della societa’ civile e’ possibile un percorso di integrazione dei disabili. Il tre maggio avra’ inizio il mio particolarissimo sciopero del nuoto, per portare alla conoscenza di tutti il problema della fornitura delle protesi e piu’ in generale dell’integrazione dei disabili". Salvatore dunque partira’ il tre maggio dallo Stretto di Messina e tra maggio e settembre nuotera’ lungo lo Stretto di Gibilterra, nel mare di Capri, del Canale della Manica, di Copenaghen e Malmoe e di Punta Salvatore, in Croazia, per arrivare a Trieste. "Tutto questo – sottolinea – per un mondo senza barriere". In particolare Cimmino si batte per la modifica del ‘Nomenclatore tariffario delle protesi e degli ausili" del 1992, dove per Cimmino dovrebbero essere contemplate protesi tecnologicamente piu’ avanzate, di ultima generazione. "Un documento datato e obsoleto – ha detto il nuotatore – che non tiene conto dei passi da gigante fatti dalla ricerca negli ultimi 17 anni e che obbliga i disabili a utilizzare i vecchi presidi rimborsati dal Servizio sanitario nazionale o a farsi carico della differenza di costo con quelli tecnologicamente piu’ avanzati disponibili sul mercato. In altri casi, inoltre, non contempla la possibilita’ di rimborso per protesi e ausili che, invece, in altri Paesi europei vengono regolarmente forniti dai servizi sanitari". L’atleta ha poi citato uno studio dell’universita’ Bocconi di Milano del 2004 secondo cui a parita’ di costo le protesi di ultima generazione sono in grado di fornire un evidente miglioramento della qualita’ della vita’ per i 4milioni di disabili italiani.Da Ferruccio Fazio, sottosegretario alla salute del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali la disponibilita’ a dialogare con Salvatore Cimmino e a far tesoro della sua esperienza. "Le nuove tipologie di protesi, come i ginocchi elettronici costano decine di migliaia di euro. Il servizio sanitario opera a vari livelli e queste potrebbero far parte di ricerche innovative e sperimentali. Si puo’ pensare – ha detto il sottosegretario intervenuto alla conferenza – a studi pilota per alcune categorie e in alcune regioni e vedere come funzionano, e da li’ poi pensare a un discorso piu’ generale. Credo che una soluzione si riesca a trovarla, ma fare promesse e’ inutile. Il Lea (livello essenziale di assistenza, ndr), ancora non lo abbiamo chiuso e sarebbe stato piu’ facile dire che queste protesi le avremmo inserite li’. Invece chiederei a Salvatore di approfondire il discorso per cercare poi una strada percorribile". Il sottosegretario ha inoltre ricordato il gruppo sport e medicina creato e ha sottolineato che "occorre garantire a chi ne ha bisogno l’attivita’ sportiva come medicina". Un in bocca al lupo all’atleta anche dal ministro per le Politiche comunitarie Andrea Ronchi. "Dobbiamo prendere ad esempio il coraggio Salvatore, un eroe la cui esperienza e’ di stimolo per quanti disabili sono scoraggiati e non riescono nemmeno ad alzarsi dal letto la mattina".

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