Oncologia pediatrica

Bambini e adolescenti che si ammalano ogni anno di cancro

Nuovi casi in Europa

Nuovi casi nel mondo

Tipologie di tumore pediatrico diverse

In Italia e nei paesi ricchi la percentuale di guarigione supera spesso l’80%, soprattutto nei casi di tumori più diffusi, come la leucemia e la leucemia linfoblastica acuta. Per altre tipologie di tumori, come i neuroblastomi, i sarcomi e i tumori cerebrali, le cose vanno diversamente e c’è ancora molta strada da fare.

Esiste inoltre un enorme problema di disparità di cure tra paesi ricchi e poveri del mondo. In questi ultimi le probabilità di sopravvivere sono ancora bassissime. È anche per questo che moltissimi bambini lasciano il loro paese per curarsi. Solo Peter Pan nella sua storia ha accolto bambini da 35 paesi del mondo.

Fiagop e CCI: una rete mondiale di associazioni

Sconfiggere il cancro infantile passa anche attraverso la sensibilizzazione e il sostegno alla ricerca. Per portare avanti queste battaglie Peter Pan, insieme a tante altre associazioni, ha fondato la FiAGOP, la federazione Italiana delle associazioni dei genitori dei bambini e degli adolescenti malati di cancro. A sua volta FiAGOP è fondatrice di CCI – Childhood Cancer International l’organizzazione internazionale composta da 181 associazioni e federazioni di 90 Paesi del mondo con le quali portiamo avanti le sfide più importanti.

Inoltre anche a livello locale siamo uniti nel CO. RO. il Coordinamento Romano che raccoglie 16 associazioni vicine ai bambini malati di cancro

15 febbraio
Giornata mondiale contro il cancro infantile

Una Giornata Mondiale promossa dall’OMS per fare crescere la consapevolezza sul cancro infantile e per esprimere supporto ai bambini e agli adolescenti malati di cancro, ai guariti e alle loro famiglie. Ogni anno oltre 300.000 bambini nel mondo si ammalano di cancro. Il nastro d’oro è il loro simbolo. Oro come il più prezioso tra i metalli. Oro che rappresenta la forza, il coraggio e la resilienza dei bambini guerrieri.

Settembre d’oro
il mondo si illumina d’oro

È il mese che CCI ha dedicato ai bambini malati di cancro. I monumenti di tutto il mondo si accendono di luce dorata in una grande campagna che negli ultimi anni ha avuto come temi:

Il finanziamento alla ricerca scientifica

L’importanza di farmaci specifici per i bambini con meno effetti collaterali possibili

La centralità della prevenzione

L’impatto psicologico ed economico del cancro sulle famiglie dei bambini malati della prevenzione

A Roma Peter Pan ha illuminato diversi monumenti tra cui il Colosseo, per un messaggio di speranza dedicato a tutti i bambini nel mondo che lottano contro il cancro.

I Guariti

Effetti collaterali e SurPass: il Passaporto del guarito

Sempre più bambini sconfiggono il cancro, ma spesso dovranno convivere con i pesanti effetti collaterali delle terapie subite.

Il passaporto del guarito (SurPass) è un documento cartaceo ed elettronico essenziale per la prevenzione e la gestione delle complicanze a lungo termine. Viene personalizzato per ogni singolo paziente e rilasciato alla fine delle terapie dall’ospedale dove il paziente è stato in cura. Il documento oltre ai dati personali del paziente contiene le seguenti informazioni:

Storia di malattia, con particolare attenzione al tipo di trattamento anti-tumorale effettuato e agli organi colpiti.
Raccomandazioni personalizzate per le visite di controllo da effettuare per prevenire l’insorgenza di ulteriori patologie o complicanze

Con questo passaporto, tradotto in tutte le lingue UE, una persona che ha avuto il cancro in età pediatrica può mettere qualsiasi medico da cui è seguito nelle condizioni di monitorare adeguatamente il suo stato di salute.

Il progetto SurPass è un progetto internazionale, sperimentato in Italia dall’ospedale Gaslini di Genova. L’AIEOP, l’Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica con il supporto di Cineca (Consorzio interuniversitario italiano per il calcolo automatico) ha elaborato una infrastruttura informatica che permetterà l’elaborazione e l’emissione del passaporto nei diversi ospedali italiani che stanno aderendo al progetto.

Peter Pan sostiene economicamente la realizzazione dei Passaporti dei pazienti oncologici in cura nell’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù”.

  • Sostengo Peter Pan perché è una realtà concreta e umana. Una carezza di conforto nei confronti di chi lotta ogni giorno contro la malattia, un sostegno per le famiglie di tanti piccoli super eroi. Il bene è una fonte inesauribile di vita


    Emma Marrone

  • L'isola è un sogno ma la Casa di Peter Pan è realtà


    Roberto Ciufoli

  • Io sono sempre stato con Peter Pan, anzi io sono Peter Pan, perché è l'unica associazione a cui mi sento di appartenere. Tutti i bambini, i volontari e le iniziative di Peter Pan voi che fate, non li sostenete? Io sarò sempre per Peter Pan!

    Charlie Gnocchi

  • Peter Pan per me è la sincerità, la voglia e la forza di amare senza chiedere nulla in cambio!


    Mietta

  • Peter Pan è un amico che incontri sul tuo cammino, illumina la notte mentre aspetta con te il sole splendente del mattino.


    Massimo Bagnato

  • Per me è una gioia immensa poter dare il mio piccolo contributo alla Grande Casa di Peter Pan, una realtà meravigliosa gestita da persone con un cuore grande che si adoperano con tanto amore per aiutare famiglie e bambini in difficoltà.


    Fabrizio Bosso

  • Per me sostenere Peter Pan è semplicemente un privilegio: aiutare le famiglie che attraversano il dolore della malattia di un loro bambino è un gesto di una caratura umana assoluta. Grazie per sempre.


    Pietro Sermonti

  • Io sto con Peter Pan perché supporta, sorregge e accompagna chi ne ha più bisogno nei momenti difficili e dolorosi come quelli che le famiglie dei piccoli pazienti oncologici devono affrontare quotidianamente. Senza strutture e associazioni come Peter Pan, composte da angeli volontari, la nostra società sarebbe perduta!


    Irene Ferri

  • Regalare un sorriso a un bimbo, a una mamma e a un papà, passa attraverso i nostri cuori e a quello grande degli amici di Peter Pan!


    Sebastiano Somma

  • Il bello di Peter Pan è che la malattia viene condivisa con persone che vivono lo stesso dolore superandolo più facilmente. L’esperienza ti unisce. Continuiamo a sentirci ancora tutti i giorni con le famiglie con le quali abbiamo convissuto nella Grande Casa: non ci lasceremo mai.


    Fabio

  • Peter Pan è stata la mia seconda casa, è stata la mia seconda famiglia e lo sarà sempre, anche se oggi sono ritornata qui in Sicilia, non smetterò mai di ringraziare l’Associazione, perché ho avuto l’onore di conoscere persone stupende e di entrare in una realtà che fino a quel momento non conoscevo.


    Deborah

  • Se tuo figlio si è ammalato di leucemia, tu ti ammali di Paura: di non farcela, di non essere in grado, di perderlo.

    Continuavo a chiedermi perché proprio a lui, perché a noi? Il primo a mettere piede a Peter Pan è stato mio marito e non ha avuto una bella impressione: tavolate, gente che scherzava, non riusciva a capire che cosa ci fosse da ridere. Lasciammo a nostro figlio la scelta se restare. Stefano si innamorò sin da subito della Casa di Peter Pan, ancora oggi la chiama “la mia casa di Roma”.


    Cinzia

  • Ci sono cose che succedono a Peter Pan che chi è fuori non può immaginare quanta gioia possano portare ad un bambino. Ad esempio quando mio figlio Alex ha realizzato le palline di Natale. Non riusciva a credere che sarebbero rimaste sull’albero della Casa. A Peter Pan non mi sono mai sentita straniera. Quello che succede qui compensa la mancanza di casa.


    Alina

  • Quando Lorenzo si è ammalato di cancro la nostra vita si è stravolta. Molli tutto: casa, lavoro, amici. Arrivi in ospedale, le visite, l’intervento, i lunghi ricoveri, fino al giorno delle dimissioni, dove ci annunciarono…”vi stanno aspettando alla casa di Peter Pan”. 

    All’inizio lì tutti ti sembrano estranei, ma piano piano li riscopri come amici. Persone con le quali piangi, ridi, litighi, ti diverti. Peter Pan diventa la tua famiglia.


    Manuela mamma di Lorenzo