PISA – Aumentano le possibilita’ di cura per i malati di tumore al fegato grazie alle ricerche condotte da un’equipe dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana e pubblicate sul numero di aprile del World journal of gastroenterology. Le ricerche hanno affrontato una delle forme di trattamento del tumore del fegato: la chemioembolizzazione transarteriosa (Tace) che permette di massimizzare la concentrazione del farmaco nella zona della lesione. Gli studi sono il frutto della collaborazione dell’unita’ operativa di gastroenterologia e malattie del ricambio diretta da Alfonso Capria, con l’unita’ operativa di radiodiagnostica I universitaria diretta da Carlo Bartolozzi e in particolare con la sezione dipartimentale di radiologia interventistica diretta da Claudio Vignali. L’unita’ operativa di gastroenterologia e malattie del ricambio ha valutato un’ampia casistica di pazienti trattati dai radiologi con chemioembolizzazione transarteriosa, scoprendo appunto come siano estremamente positivi i risultati della combinazione di un appropriato management clinico con un trattamento radiologico interventistico di elevato profilo.
Nasce il 1° Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici in età pediatrica e adolescenziale: perché era necessario (e cosa cambia)
Per anni, in Italia, la fotografia āufficialeā della condizione del malato oncologico ĆØ stata raccontata quasi e...











