Un ponte tra l’Italia e gli Stati Uniti – Intervista al Prof. Antonio Iavarone

Una borsa di studio per un ricercatore italiano grazie al ricavato della campagna di sms lanciata in occasione della VIII Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile.

Nella settimana che inizia il 15 Febbraio nel mondo intero vengono organizzati in contemporanea centinaia di eventi miranti a sensibilizzare su vasta scala l’opinione pubblica e a focalizzare l’attenzione dei media sui problemi dei bambini malati di cancro.
La Giornata Mondiale unisce idealmente i genitori di questi bambini da un continente all’altro in una infinita catena che accomuna chi ha vissuto o vive ancora? questo dramma, nell’impegno di migliorare in qualche modo le condizioni di vita e di cura dei piccoli malati.
Mille progetti vengono lanciati: progetti piccoli e grandi, a seconda delle condizioni economiche e i bisogni dei vari paesi, ma che comunque dovrebbero rappresentare, una volta realizzati, un passo in avanti? e un miglioramento della vita e della cura dei bambini malati.
In Italia l’VIII Giornata Mondiale sarĆ  celebrata dalla FIAGOP nella Protomoteca del Campidoglio dove la nostra Federazione ha organizzato un Convegno sui tumori cerebrali di particolare rilievo scientifico.
Come ĆØĀ ormai consuetudine, per un’intera settimana la FIAGOP lancerĆ  alla radio, in televisione e sui giornali una campagna nazionale di raccolta fondi tramite SMS. In questo modo i nostri piccoli amici saranno nuovamente protagonisti e troveranno nuovi alleati disposti a combattere al loro fianco contro il male.
Quest’anno la campagna sarĆ  destinata a finanziare un progetto di vasto respiro che potrebbe avere un ‘importante ricaduta nella cura di questo tipo di tumori. Gran parte del ricavato servirĆ  infatti a finanziare una borsa di studio destinata ad un giovane ricercatore italiano che andrĆ  negli Stati Uniti a lavorare presso la prestigiosa Columbia University di New York, nel laboratorio diretto dal Prof. Antonio Iavarone.
Come abbiamo giĆ  detto nel numero scorso di questa rivista, questo ricercatore italiano, trasferitosi ormai da dieci anni negli Stati Uniti, ha affrontato con successo le problematiche biologiche dei tumori maligni del cervello.

Proprio al Prof. Antonio Iavarone, abbiamo chiesto quale sia il senso di questa iniziativa e perché e cosa è importante una formazione di ricerca scientifica per gli oncologi pediatri.
“Esiste una specifica prospettiva che solo l’oncologo pediatra può portare nella ricerca scientifica sui tumori infantili. Avvalendosi della esperienza clinica, egliĀ ĆØ in grado di concentrarsi sperimentalmente su quelle problematiche la cui soluzione può tradursi più rapidamente in progressi clinici tangibili”.

Quindi questo porterebbe ad accelerare la conversione di promettenti scoperte scientifiche in terapie più efficaci?
“Si, ma per realizzarlo occorre formare una categoria speciale di scienziati che sia capace di affrontare le questioni più importanti dal punto di vista clinico in un ambiente scientifico altamente qualificato. Questo attualmenteĀ ĆØ l’unico elemento oggi a nostra disposizione per sperare di guarire tumori infantili altamente maligni quali sono i tumori del cervello”.

Ma in Italia non sarebbe possibile?

“PoichĆ© in Italia non esistono situazioni formalmente definite che promuovano la formazione scientifica e di ricerca translazionale degli oncologi pediatri, c’ĆØ bisogno di un approccio creativo. Il programma che la FIAGOP proponeĀ ĆØ di promuovere borse di studio dedicate agli oncologi pediatri e nasce proprio dall’esigenza di creare un ponte tra la scienza di base con i suoi avanzamenti tecnologici e le problematiche cliniche che limitano la guarigione dei bambini affetti da tumore. L’intentoĀ ĆØ di rafforzare il ruolo dell’oncologo pediatra nella realizzazione di questo ponte”.

Quindi nelle prospettive della FIAGOP l’elemento chiave di questa iniziativaĀ ĆØ la supervisione scientifica del Prof. Iavarone e l’ambiente scientifico altamente qualificato del suo laboratorio alla Columbia University di New York.
Un elemento altrettanto importante per il successo del programmaĀ ĆØ l’impegno dell’Istituzione italiana a cui il candidatoĀ ĆØ collegato a favorire lo sviluppo dell’attivitĆ  di ricerca indipendente del borsista.
AffinchĆ© l’esperienza acquisita non venga vanificata, il borsista dovrebbe poter continuare il suo lavoro di ricerca, avendo a sua disposizione tempo, spazio e strutture adeguate.
Si spera che questo programma possa essere solo la prima fase per la creazione di un Istituto Nazionale per la ricerca sui tumori pediatrici in Italia.
Tale Istituto dovrebbe servire a concentrare sul territorio italiano i migliori scienziati e medici internazionali che si occupano di ricerca sui tumori pediatrici per portare il nostro Paese all’avanguardia nella ricerca mondiale e fornire nel più breve tempo possibile le più avanzate possibilitĆ ĆØ terapeutiche che provengono direttamente dalla ricerca di base.

Maria Teresa Barracano Fasanelli

Antonio Iavarone e Anna Lasorella, ricercatori italiani presso la Columbia University di New York, sono gli autori della scoperta di una proteina che svolge un ruolo chiave nello sviluppo delle cellule staminali coinvolte nello sviluppo dei tumori cerebrali.
Grazie a questa importante scoperta scientifica, la proteina, denominata Huwe1, potrebbe portare in futuro alla creazione di nuove terapie contro i tumori cerebrali.

www.fiagop.it

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