A Milano prima Tac intraoperatoria per chirurgia spinale

MILANO – Puo’ essere considerata una vera rivoluzione nel campo della neurochirurgia cranica e spinale: e’ il sistema O-ARM, di fabbricazione americana, ovvero la prima TAC intraoperatoria per la chirurgia spinale installata in Italia (secondo paese in Europa a possederne una insieme alla Germania) all’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano. La nuova TAC, mobile e maneggevole, e’ collegata ad un sistema di navigazione spinale computerizzata e permette di realizzare, in tempo reale, immagini tridimensionali dell’intera colonna del paziente durante l’intervento stesso. E’ in grado di fornire, con una scansione di 20 secondi circa, immagini tridimensionali della colonna, integrarle con risonanza magnetica e angiografia e contemporaneamente consentire di effettuare una chirurgia ‘computer assisted’. Il chirurgo puo’ osservare, tramite uno schermo, l’immagine tridimensionale del tratto di colonna sul quale sta intervenendo e verificare l’esattezza del suo gesto chirurgico, con il paziente visualizzato esattamente nella posizione in cui si trova nella realta’ operatoria. Cio’ garantisce una precisione mai raggiunta prima. Utilizzata per la chirurgia vertebrale, che ha come obiettivo la stabilizzazione di tutti i tratti della colonna in caso di patologia degenerativa, tumorale e traumatica, la nuova TAC porta con se’ numerosi e indiscussi vantaggi per il paziente: primo fra tutti la maggior precisione degli impianti spinali (il malposizionamento e’ altrimenti possibile in circa il 10-20% dei casi, con necessita’ di procedere a chirurgia di revisione) in secondo luogo l’eliminazione del rischio di danni alle strutture nervose, vascolari o viscerali, ed infine la possibilita’ di effettuare interventi mininvasivi, pur mantenendo il totale controllo in 3D dell’anatomia del paziente. "Con la nuova TAC, gli interventi sono divenuti piu’ brevi – spiega Maurizio Fornari, responsabile della Neurochirurgia dell’ IRCCS Isituto Ortopedico Galeazzi – Gli interventi che avevano durata media di tre ore scenderanno sotto le due ore con ridotto traumatismo del paziente." La stessa apparecchiatura fornisce, inoltre, un ulteriore contributo alla precisione della chirurgia funzionale mini invasiva degli impianti di neuro stimolazione, per la malattia di Parkinson e della chirurgia dei tumori della base cranica.

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