TRENTO – E’ l’oncologo italiano Pier Paolo
Pandolfi il vincitore del Premio 2011 della Fondazione Alessio
Pezcoller per la ricerca internazionale sul cancro.
Il prof. Pandolfi – 47 anni di Roma, da tre anni direttore di
un laboratorio di ricerca alla Harvard Medical School di Boston
– ha ottenuto il riconoscimento per il suo impegno nel campo
della genetica del cancro e dei relativi modelli sui topi, ha
sottolineato il direttore della Fondazione Pezcoller di Trento,
Gios Bernardi.
Le ricerche condotte dal prof. Pandolfi – si legge nella
motivazione – sono risultate fondamentali per la comprensione
dei meccanismi molecolari e genetici alla base della patogenesi
delle leucemie, dei linfomi, dei tumori solidi cosi’ come nella
generazione dei modelli di tali tumori nell’animale transgenico.
Queste ricerche hanno permesso di curare la leucemia
promielocita acuta e di identificare la funzione aberrante di
nuovi geni che causano il cancro, i cosiddetti oncogeni, e gli
oncosoppressori. Recentemente il prof. Pandolfi ha pubblicato
sulla rivista Nature uno studio che attribuisce una nuova
funzione ai nostri 20.000 geni codificanti proteine, scoperta
che di fatto triplica la dimensione del genoma umano funzionante
ed attribuisce a queste nuove unita’ geniche un ruolo importante
nella genesi del cancro e di altre malattie. ”Il prof. Pandolfi
– sottolinea Bernardi – e’ un chiaro esempio della cosiddetta
fuga di cervelli e dimostra la difficolta’ dei giovani di
condurre ricerca in Italia”.
Il ricercatore italiano verra’ premiato negli Stati Uniti
durante l’annuale meeting della Fondazione Pezcoller, dal 2 al 6
aprile a Orlando, in Florida, e a Trento, al ello del
Buonconsiglio il 7 maggio. Il premio consiste in un assegno di
75 mila euro.
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