ABE, per la lotta alle leucemie e ai tumori in età pediatrica

BRESCIA – “Per noi il tempo è vita”. Termina così il suo saluto Luciana Corapi, presidente dell’associazione ABE (associazione bambino emopatico), rivolta ai volontari che sabato 5 Febbraio hanno aderito al primo incontro del corso di formazione. Sì, per loro il tempo è Vita. Perché se scopri che sei malato di leucemia, il tempo assume tutt’altro significato e ti accorgi che ogni istante racchiude in sé una dirompente e segreta energia. Questa, la prima grande consapevolezza che ha colto quanti erano presenti alla giornata Appr ere per aiutare, primo di una serie di quattro incontri fissati nelle prossime settimane.

“L’associazione – continua la presidente – nasce nell’81 da un gruppo di genitori di bambini affetti da leucemia. Come me. Come la mia bambina di quattro anni. Abbiamo quindi sentito la necessità di rendere ottimale il trattamento medico e sostenere, insieme, i bambini e le loro famiglie durante il periodo di cura.”

Così è nata l’ABE, negli anni ’80, quando non si sapeva nulla, ma soltanto che il tumore avrebbe avuto come compagna costante la paura. Oggi, con trent’anni alle spalle, le conquiste sono state tante, e non di poco conto: l’associazione ha infatti ristrutturato il Reparto e il Day Hospital di Oncoematologia, garantisce giornalmente un servizio di accoglienza e supporto psico-sociale ai bambini e alle famiglie, interviene acquistando apparecchiature mediche utili per il Reparto,  promuove la ricerca in campo oncologico attraverso progetti di ricerca sui linfomi e sulle leucemie pediatriche e coordina un’ampia rete di volontari.

Tra questi, Caterina Strobio, 18 anni, ultimo anno del Liceo scientifico Calini: “Il desiderio di mettermi in gioco è nato l’estate scorsa quando sono stata in Guatemala per un campo di volontariato. Una volta tornata a casa ho deciso che quell’esperienza poteva diventare più di un ricordo, più di una fotografia ingiallita dal tempo. Così, tramite un’amica, mi sono rivolta all’ABE che piano piano mi sta svelando la bellezza nascosta in quel dono gratuito, dato senza voler nulla in cambio: l’amore.”

A Marzo, Caterina inizierà il suo percorso di volontariato, come altri suoi coetanei. Il suo vuole essere un piccolo aiuto, per rendere quelle stanze d’ospedale meno ostili, e creare un ambiente ospedaliero più a misura di bambino.

Ma soprattutto giocare, giocare con i bambini e farli divertire così che possano dimenticare per qualche ora al giorno di essere legati a un letto d’ospedale e sentirsi ancora una volta come tutti i loro amici. Per questo il Dottor Bronco, che si dedica da anni alla formazione di clown da corsia, si è rivelato un ottimo aiuto nella prima giornata del corso di formazione. Innumerevoli e ricchi di colpi di scena sono stati i divertentissimi giochi di prestigio che ha insegnato ai suoi futuri colleghi. Semplici trucchi che agli occhi dei piccoli restano grandi magie.

L’impegno richiesto ai volontari è un pomeriggio a settimana impiegato in attività in Reparto, Day-hospital o presso la Casa dei Bambini. A questo si aggiungono i banchetti e le manifestazioni per la raccolta fondi volte a sostenere le famiglie in cura.

L’ABE, oltre ai volontari, si avvale anche di una responsabile dell’accoglienza, di psicologhe e di un assistente sociale: un’equipe quindi ricco di figure diverse capaci di offrire un valido aiuto nel campo di loro competenza. Grazie al sostegno di tutti, moltissime sono state le iniziative organizzate nell’arco degli anni sia per sostenere l’associazione sia per coinvolgere i bambini stessi. Pensiamo ad esempio alla IV Regata di Solidarietà, alle lezioni di cucina, allo Spettacolo Teatrale Music on Air…sempre con uno sguardo sorridente alla Vita, perché è lì che si nasconde il bene più prezioso. (Gemma Musicco)

Per maggiori informazioni www.associazionebambinoemopatico.it

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