NAPOLI – Prevenire geneticamente il tumore in Campania. Oggi ? possibile grazie all?accordo sottoscritto tra il Raggruppamento Sanit? di Confindustria Campania presieduto da Ottavio Coriglioni e l?Igb (Istituto di Genetica e Biofisica) Adriano Buzzati-Traverso del Cnr di Napoli, diretto dal professor Catello Polito. Si tratta di un polo gi? in passato utilizzato per il progetto Genoma, coordinato dal premio Nobel per la Medicina Renato Dulbecco, per la tracciabilit? del Dna. Saranno analisi sul sangue a rivelare l?eventuale predisposizione genetica al tumore: esami multipli e rivolti a prevenire, in chiave biologico-molecolare, patologie tumorali oggi definite ?Big Killers? quali tumori della sfera genitale femminile (mammella ed ovaio), tumori della pelle (melanomi) e tumori del colon-retto; saranno, altres?, disponibili studi genetici per altre patologie non tumorali quali difetti di coagulazione, retinite pigmentosa (oculistica) e farmacogenetica per valutare l?efficacia di un farmaco su un soggetto. Altra branca di interesse di questa joint-venture ? la citogenetica, rivolta soprattutto al benessere fetale (esami su liquido amniotico e su sangue). Questi esami, comunque, non verranno eseguiti su soggetti in modo indiscriminato, ma saranno frutto di attenta selezione di ?gruppi a rischio genetico? (anamnesi) in stretta collaborazione con i medici di medicina generale. Obiettivo dello studio ? creare una ?mappa di rischio genetico? utile al singolo individuo e ai suoi familiari. A coloro i quali verr? diagnosticato un certo grado di significativit? verr? consigliato il percorso terapeutico da effettuare in modo tale da ridurre i casi di mortalit? e di ricorso a terapie radicali, come spesso accade per soggetti che arrivano troppo tardi alla diagnosi.
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