AIEOP, coinvolgere genitori in percorso cura bambini

ROMA – Il luogo di cura per i bambini malati di tumore non deve essere solo l’ospedale ma anche le strutture day hospital e la propria casa, in un percorso di cura nel quale venga rinnovata l’alleanza terapeutica tra medici, infermiere e genitori. Questo e’ l’obiettivo da raggiungere, nel prossimo futuro, per l’Aieop, Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica che ha partecipato oggi alle celebrazioni della VII Giornata Mondiale contro il cancro infantile. ”In Italia, il 90% dei 1600 bambini che si ammalano di tumore ? ha detto Giorgio Dini, presidente dell’Aieop e direttore del Dipartimento di Oncologia Pediatrica all’Ospedale Gaslini di Genova – e’ diagnosticato e curato in uno dei 64 centri Aieop distribuiti sul territorio, secondo protocolli condivisi e 2 su 3 guariscono”.?? Il cambiamento che oggi si deve operare, secondo Dini, e’ negli ospedali ”che devono disporre di spazi adeguati, personale medico e infermieristico disponibile e preparato e, per migliorare la qualita’ della vita dei piccoli pazienti, occorre coinvolgere anche i genitori, ai quali deve essere insegnato il protocollo terapeutico, in modo che direttamente a casa diventino ‘fornitori di cura’ per i propri figli”.

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