Alcol e tabacco: vizi abituali degli studenti italiani

ROMA – Si inizia per gioco, per sperimentare nuove esperienze o per essere accettati dal gruppo, ma crescendo puo? diventare una dipendenza. Sono sempre piu? diffusi i casi di accesso a sostanze dannose per la salute da parte dei minorenni nel nostro Paese, dall?alcol al tabacco e in alcuni casi anche droghe di vario genere e pericolosita?. Sono queste alcune delle
problematiche affrontate in un manuale presentato dall?Istituto Superiore di Sanita? per diffondere in tutte le scuole italiane le buone pratiche di prevenzione e promozione della salute. Il problema dell?alcol e? forse quello piu? sentito dagli operatori della sanita?, anche se spesso sottovalutato da chi ne fa uso. ?Non siamo bene informati sulla tossicita? dell?alcol. L?alcol puo? provocare il cancro, la dipendenza ed e? oggi uno dei principali fattori di rischio per la salute. Il 10[[%]] dei
tumori e? legato all?uso di alcol, non all?abuso, al semplice uso?. Lo afferma Emanuele Scafato, direttore Osservatorio nazionale alcol – Centro collaboratore Oms per la ricerca e la promozione della salute su alcol e problemi alcol correlati. Dito puntato anche contro gli spot pubblicitari che non danno informazioni utili riguardo alla pericolosita? dell?alcol, mentre puntano a favorirne l?uso.? ?La aggressivita? dei messaggi pubblicitari – spiega Emanuele Scafato – di chi produce bevande alcoliche, ma anche una fetta della ricerca sono al servizio di una vera e propria lobby. Dovrebbero mettere il bollino rosso sulle pubblicita? delle bevande alcoliche poiche? sono molto pericolose? L?utilizzo di alcol e? presente soprattutto tra i giovani. Il 66[[%]] dei ragazzi tra i 17 e i 18 anni ha abusato di sostanze alcoliche almeno una volta, mentre il 7[[%]] anche oltre 40 volte nella vita. Il consumo del sabato sera, che spesso viene ritenuto meno dannoso, e? ancora piu? pericoloso per la salute. ?Il problema – conclude Scafaro – ?e? che i giovani oggi ?usano? l?alcol perche? non hanno alternativa in quelle realta? dove famiglia e istituzioni latitano?. Altra problematica il tabacco. Secondo i dati della Doxa del 2007 sono 19,9[[%]] della popolazione i fumatori tra i 15 e 24 anni. Piu? di un milione e 200 mila fumano regolarmente. Dai dati emerge anche che il 73,6[[%]] dei ragazzi fuma in luoghi pubblici e
soprattutto in compagnia, ma e? elevato anche l?utilizzo del tabacco anche in casa e da soli. L?acquisto delle sigarette avviene poi solitamente dai tabaccai in barba alla legge, ed e?
minima la presenza del contrabbando. ?Non abbiamo la bacchetta magica per cambiare di colpo le cose – afferma Enrica Pizzi, dell? Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell?Iss -. Per attuare una prevenzione di successo bisogna puntare sulla formazione degli insegnanti, sull?informazione riguardo le sostanze tossiche, sulle norme e soprattutto puntando sulle capacita? di resistenza personale dei ragazzi, quelle che vengono chiamate ?Life skills?. Inoltre serve un coinvolgimento attivo delle famiglie all?interno delle istituzioni e nella comunita?. Gli interventi devono pero? essere attuabili, misurabili ma soprattutto realistici?.? L?Osservatorio Fumo, Alcol e Droga ha inoltre attivato anche un numero verde 800.55.40.88 per fornire materiale alle scuole per fare prevenzione, ma e? anche un servizio di orientamento per i docenti. Altro problema quello dell?uso delle droghe. L?uso di Cannabis
riguarda il 31[[%]] della popolazione, ma si e? riscontrato un consumo maggiore tra chi affianca anche l?uso di alcol, tabacco e tranquillanti. 6,7[[%]] il consumo di cocaina in Italia, mentre
l?1,3[[%]] per l?eroina. ?Oggi e? grave che non si parli piu? di tossicodipendente, ma di consumatore – afferma Pietro Casella, Asl Roma/E – . Chi fa uso di droghe viene definito come consumatore, mentre queste sostanze tossiche generano una forte dipendenza. ? cambiata la concezione di dipendenza?. Per Pietro Casella la prevenzione diventa inefficace quando gli interventi sono sporadici e soprattutto ?moralistici?, mentre invece risulta efficace la certezza della pena. Tra i temi anche quello dell?alimentazione. ?? necessario incentivare il consumo di frutta e verdura – spiega Luca Casertano dell?Agenzia di Sanita? Pubblica della Regione Lazio -, ma bisogna agire su piu? fronti, soprattutto tenendo presente il punto di vista dei bambini. Non si sentono coinvolti del tema della salute, non attribuiscono importanza a messaggi per la loro salute futura, mentre percepiscono il pericolo se si tratta di qualcosa a breve termine come il ?mal di denti??. Bisogna inoltre saper modificare il linguaggio per rendere piu? appetibili cibi poco considerati dai bambini. ?Non utilizzare piu? ?la frutta fa bene?, – continua Casertano – ma la ?frutta e? buona??. Per quanto riguarda la promozione della buona alimentazione gli interventi efficaci riguardano in primo luogo la famiglia ma anche un?attivita? fisica che piaccia al bambino e che tenga conto dei suoi desideri. Per Angela Guarino, psicologa e psicoterapeuta, docente di
Educazione alla salute all?Universita? di Roma ?La Sapienza?, invece, bisogna far leva su quelli che definisce fattori di protezione che allontanano gli adolescenti dalla ricerca di alcol, fumo o droghe, quale ad esempio lo stimolo e le soddisfazioni nello studio, ma perche? questo accada c?e? bisogno di miglioramento della scuola.

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