"Numerosi studi sull’inquinamento da estrogeni vanno tutti nella stessa direzione – aggiunge Nicola Ilacqua, presidente del congresso – La loro presenza nell’ambiente e negli alimenti ? associata a un incremento di alcuni tumori ormonodipendenti, come al seno e all’utero nella donna e al testicolo nell’uomo, alla ridotta fertilit?, all’aumento della disfunzione erettile, alla pubert? precoce nelle ragazze e ritardata nei ragazzi".
"Gli stessi ormoni usati per accelerare lo sviluppo e l’accrescimento ponderale negli animali d’allevamento – spiega Ilacqua – si trasferiscono nell’uomo accelerando e sviluppando anomalie nell’apparato genitale maschile molto frequenti nei giovani che tendono all’obesit?, in coloro che fanno una vita sedentaria (solo computer e videogiochi) e che hanno un’alimentazione priva di frutta e di verdura. E’ il caso di parlare di allarme ambientale da estrogeni", conclude, sottolineando che "gli Enti preposti ricercano e controllano per lo più la presenza di tali sostanze a livello della filiera delle carni o del latte, trascurando totalmente gli alimenti non animali, i prodotti cosmetici e quelli per l’igiene personale, l’ambiente e soprattutto le acque".
Progetto F.A.R.O. Fuori dall’ospedale: Aiuto, Risorse e Orientamento per famiglie con bambini e adolescenti oncologici
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