Ripercorrendo gli eventi che hanno caratterizzato il 2011, non possiamo non provare un senso di soddisfazione per quanto abbiamo realizzato nel corso dell’anno appena trascorso. Non era del tutto scontato che saremmo stati capaci di portare a termine un progetto di grande respiro come quello della “Grande Casa di Peter Pan”. Riuscire a raggruppare in unico sito, nel cuore di Roma, le tre strutture di accoglienza dell’Associazione, ampliandone contestualmente la capacità ricettiva, era una sfida che abbiamo accolto con un coraggio che rasentava la temerarietà, visti i costi complessivi dell’impresa.
Ma erano i nostri bambini in lista di attesa che ci chiedevano di “osare”.
Per raggiungere questo obiettivo l’Associazione, che aveva già a disposizione un fondo destinato specificamente a questo progetto, si è impegnata su tutti i fronti e con tutte le sue forze per reperire le risorse necessarie. Non si può dire in assoluto che la nostra raccolta fondi non sia stata soddisfacente, in quanto nel 2011 abbiamo di gran lunga superato ogni precedente record rispetto agli anni passati: con questi fondi oltre a coprire i normali costi di gestione, abbiamo finanziato una larga parte del progetto.
Tuttavia la lievitazione del preventivo approvato, dovuta agli inevitabili imprevisti di ogni cantiere, ma aggravata dal fatto che ristrutturavamo un edificio molto antico e quindi “pieno di sorprese”, sottoposto inoltre a mille vincoli imposti dalla Sopraintendenza che ne hanno ritardato i tempi di chiusura, ci ha creato e ci crea non poche difficoltà.
La gravissima crisi in cui versa il nostro Paese non è certamente estranea alle difficoltà in cui si dibatte non solo Peter Pan, ma tutto il mondo del Welfare.
La drammatica situazione della nostra economia infatti, non ha tardato a ripercuotersi negativamente sulle liberalità dei singoli cittadini e sulle donazioni delle imprese stesse che non sono più nelle condizioni di sostenerci come nel passato.
Ricordiamo ancora una volta – qualora qualcuno non lo sapesse – che la mission di Peter Pan non può contare su nessun finanziamento stabile da parte delle Istituzioni e che i nostri fondi sono quasi esclusivamente riconducibili alla generosità dei privati.
Di conseguenza, più che mai quest’anno saremo chiamati ad affinare le nostre strategie comunicative e di fundraising, che sono tra loro strettamente correlate e a prendere severi provvedimenti per il contenimento dei costi. La nostra comunicazione dovrà essere sempre più incisiva, capillare ed efficace in modo da moltiplicare le possibilità di raggiungere tutti i potenziali donatori. Nello stesso tempo dovremo sfruttare al meglio l’opportunità offerta dal raggruppamento delle strutture in un unico polo, per razionalizzare al massimo la nostra organizzazione interna, usando il nostro staff in maniera più efficace e produttiva.
Sarà un tempo di sacrifici e di impegno per tutti. Sarà il momento di dimostrare con i fatti l’attaccamento alla mission di Peter Pan con la partecipazione proattiva al suo sviluppo da parte di tutti coloro che sono in qualche modo coinvolti nella vita dell’Associazione, con la certezza che ognuno di noi è disposto ad impegnarsi al massimo perché questa straordinaria iniziativa possa continuare a vivere nel tempo e ad offrire il suo prezioso supporto di accoglienza alle famiglie dei bambini malati di cancro.
Maria Teresa Barracano Fasanelli
Presidente Onorario e Presidente Comitato Etico
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