Cancro: da studio, tasso di mortalita’ in calo in Europa

LONDRA ? Sono sempre di piu’ gli europei che ogni anno sopravvivono al cancro. Lo sostengono gli ultimi studi di ‘Eurocare’, un progetto promosso dalla Commissione Europea basato sui dati di 83 registri di 23 diversi Paesi. "La crescita dei tassi di sopravvivenza e la riduzione delle differenze geografiche, dovute soprattutto a miglioramenti nell’assistenza sanitaria nei Paesi dove il livello di sopravvivenza era basso, potrebbe indicare una migliore cura del cancro", scrive su ‘The Lancet Oncology’ il ricercatore italiano Franco Berrino, epidemiologo dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, che coordina il progetto.
Secondo i ricercatori, che hanno esaminato i dati di 2,7 milioni di malati, in particolare quelli relativi ai quattro tumori piu’ comuni (seno, polmoni, retto e prostata), gli scarti relativi ai tassi di sopravvivenza tra Paese e Paese si sono ridotti negli ultimi anni. Nell’Europa centrale e settentrionale i risultati, pero’, sono migliori, segue il sud del continente, mentre si piazzano in coda Gran Bretagna, Irlanda e Paesi dell’Europa dell’est.
I ricercatori puntano il dito soprattutto contro Regno Unito e Danimarca, che, a parita’ di spese sanitarie, hanno tassi di miglioramento inferiori. "Se la sopravvivenza in un Paese e’ sostanzialmente piu’ bassa che in altri, specialmente in quelli che hanno lo stesso livello di benessere, probabilmente vuol dire che il sistema sanitario non funziona come dovrebbe", sostiene il rapporto.
Se tutti i Paesi raggiungessero il tasso medio di sopravvivenza del 57 per cento di Norvegia, Svezia e Finlandia – si afferma – ci sarebbero circa 150mila morti in meno nei cinque anni successivi alla diagnosi. La media europea e’ del 45 per cento per gli uomini e il 55 per le donne.

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