TORINO – ”La ricerca e’ al giro di boa, sono ragionevolmente ottimista sul fatto che la nostra generazione riuscira’ a vedere la sconfitta del cancro”
Lo afferma Paolo Comoglio, direttore scientifico dell’istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo (Torino), realta’ fra le maggiori in Italia nella quale operano circa 200 ricercatori e 200 medici.
La svolta, sostiene Comoglio, arrivera’ dalla ricerca sulle staminali, e proprio su questa Candiolo int e puntare. Il 10 dicembre sara’ cosi’ inaugurato all’interno della struttura un nuovo centro di ricerca, il Crccrc (Cancer stem cell clinical research center), finanziato dalla Regione Valle d’Aosta con un milione di euro l’anno. Vi lavoreranno non piu’ di una decina di ricercatori, con l’obiettivo di arrivare a identificare le cellule staminali del cancro, uniche vere responsabili della malattia. Se si trovera’ il modo di colpirle e ucciderle, il cancro sara’ battuto.
”Negli ultimi due anni – spiega Comoglio – la ricerca ha compiuto una svolta copernicana con la scoperta che il cancro e’ una malattia genetica somatica. Questo non significa che e’ ereditaria (lo e’ solo nel 5% dei casi, e si tratta dei bambini, ndr), ben si’ che e’ dovuta a una rottura del dna in alcuni punti determinati, che corrispondono a una manciata di geni. Questi geni sono una ventina e sono sostanzialmente tutti noti.
La novita’ e’ che se queste mutazioni del dna avvengono all’interno di cellule adulte non succede niente. Ma se i geni mutano nelle staminali, allora si sviluppa il cancro”. ”Al contrario di quanto si credeva – sottolinea Comoglio – le staminali sono presenti ovunque nel corpo umano, anche nel cervello.
Ogni centomila cellule, anche ogni milione forse, c’e’ una staminale. La scoperta che il cancro e’ legato alle staminali spiega perche’ esistono le recidive. I farmaci tradizionali sono in grado di uccidere le cellule cancerose adulte, non le staminali del cancro. Il passo che resta da compiere allora – conclude – e’ l’identificazione delle cellule staminali del cancro”. E Quello successivo sara’ l’individuazione di un modo per colpirle ed eliminarle.