Carcinoma mammario: Veronesi battezza nuova diagnosi

ROMA – L?Istituto Regina Elena (IRE) ha festeggiato oggi i suoi 75 anni regalando una speranza in piu? alle proprie pazienti: annunciando l?applicazione di una tecnica innovativa che consente una diagnosi intraoperatoria di metastasi nel linfonodo sentinella. Una diagnosi vitale, poiche? lo stato istologico dei linfonodi ascellari e? il fattore prognostico piu? importante per la sopravvivenza dei pazienti con cancro alla mammella. Giuseppe Petrella, Presidente del Consiglio di Indirizzo e verifica degli IFO, annuncia, alla presenza del Ministro Livia Turco e del Presidente della Regione Piero Marrazzo, l?ulteriore innovazione della clinica: ?L?Istituto e? il primo in Italia ad aver introdotto la metodica gia? in uso in Olanda e Giappone. Un metodo che ha il grande vantaggio di permettere al chirurgo, in caso di presenza di metastasi, di eseguire l?asportazione immediata dei linfonodi, evitando cosi? il secondo intervento alla paziente?. In sala commenti d?eccezione, come quello del Prof. Umberto Veronesi che ha dichiarato: ?Sono lieto che l?IRE abbia introdotto un sistema che evita la diagnosi provvisoria, spesso smentita dopo pochi giorni, andando a far fronte a quello che era un anello debole del procedimento chirurgico tradizionale. La donna – ha concluso Veronesi – al risveglio ha oggi un risultato certo?. ?Certo e assolutamente affidabile – ha spiegato il Prof. Franco Di Filippo, Direttore della Chirurgia generale e della Mammella IRE – Il metodo di diagnosi consente infatti di analizzare tutto il linfonodo in un solo test e di osservare anche micro metastasi. Affidabile e rapido,
poiche? al contrario dei metodi tradizionali, nell?arco di 30 minuti, e? in grado di riconoscere le metastasi, anche quelle piu? piccole presenti nel linfonodo sentinella, permettendo al medico di asportare tutti i linfonodi ascellari senza ricorrere ad una seconda operazione?. Inoltre, che non guasta, il nuovo metodo in uso presso l?IRE si rivela anche vantaggioso sul fronte economico, con una stima minima di risparmio di circa 2000 euro a intervento.

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