Con farmacisti di reparto errori terapeutici dimezzati

ROMA – Farmacisti in corsia, ‘angeli custodi’ pronti a vigilare sull’uso corretto delle terapie. I farmacisti di reparto potrebbero ben presto, "o almeno si spera", diventare una realt? anche in Italia, "se il nostro Paese si decidesse a seguire le orme degli Usa". Con una riduzione degli errori legati alla terapie farmacologiche somministrate ai pazienti ricoverati – dalla prescrizione, ai dosaggi, alle sviste nella trascrizione e nella somministrazione – "pari al 50[%]", assicurano gli esperti della Societ? italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie (Sifo) riuniti a Roma per presentare il Congresso della Societ?, che aprir? i battenti domenica 12 ottobre a Napoli. La prova che l’arrivo del farmacista nei reparti, per ora "un miraggio nelle corsie italiane", darebbe una sforbiciata non da poco agli errori, addirittura dimezzandoli, arriva da uno studio condotto all’ospedale Cardarelli di Napoli. "Che ha mandato i farmacisti in quattro reparti: due chirurgie, tra cui una oncologica, la rianimazione e l’ematologia", spiega Annamaria Nicchia, presidente del Congresso Sifo e direttore dell’Unit? operativa Struttura complessa di farmacia presso l’ospedale napoletano. "Ebbene, stando a quanto rilevato dai farmacisti spediti in corsia, errori nella terapia farmacologica, per fortuna non gravi, vengono commessi nel 60[%] dei casi". Ma la loro presenza, le loro raccomandazioni, nonch? una serie di ‘escamotage’ anti-sbagli suggerite a medici e infermieri, "ha portato, e di fatto porterebbe in tutta Italia, se a questi professionisti venissero aperte le porte degli ospedali, a una riduzione degli errori legati alle terapie di ben il 50[%]". Da qui la necessit?, sottolineata dalla Sifo, di puntare sull’approdo dei farmacisti di reparto negli ospedali di tutta la Penisola. "Per ora, per? – conclude Nicchia – sono stati ‘testati’ al Cardarelli, ma solo in via sperimentale, mentre un progetto ? partito, in modo strutturato, all’ospedale Le Molinette di Torino".

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