Confindustria Padova a fianco Città della speranza per torre ricerca

PADOVA – Assegnare Il 5 per mille della dichiarazione dei redditi 2010 per la realizzazione del nuovo Istituto di ricerca pediatrica di Padova, la Torre della Ricerca progettata da Paolo Portoghesi, che sara’ il maggiore sito europeo per lo studio delle malattie pediatriche, in particolare delle neoplasie infantili e ospitera’ 300 ricercatori e laboratori avanzati. E’ l’invito che il presidente degli industriali padovani, Francesco Peghin, ha rivolto nel corso della firma del protocollo d’intesa tra Confindustria Padova e Fondazione Citta’ della Speranza Onlus. Il protocollo, il primo sottoscritto da un’associazione di categoria, sancisce l’impegno di Confindustria Padova al fianco della Fondazione per sensibilizzare gli imprenditori sul progetto dell’Istituto di ricerca pediatrica, al fine di agevolare la raccolta fondi per il completamento dell’opera, previsto a giugno 2011, e per la sostenibilita’ della ricerca. ”Il concetto di bene comune fa parte dei valori dell’impresa padovana – ha detto Peghin -. Lo dimostrano la storia della Fondazione Citta’ della Speranza e tante altre esperienze di responsabilita’ sociale. Oggi vogliamo fare un altro passo insieme, perche’ crediamo negli obiettivi del progetto e nel sostegno alla ricerca scientifica, indispensabile se vogliamo dare un futuro alla ricerca e ribaltare situazioni come Glaxo. Che futuro ha un Paese che investe poco piu’ dell’1% del Pil nella ricerca? Dobbiamo invertire la rotta”. ”Quando le ragioni sono valide – ha aggiunto Peghin – la generosita’ e la fantasia dei nostri imprenditori non hanno limiti”; da qui, la proposta del 5 per mille. ”Nel 1994 – ha rilevato Andrea Camporese, presidente della Fondazione Citta’ della Speranza – la Fondazione nasce grazie al determinante contributo delle imprese e degli imprenditori; oggi si celebra la continuita’ di un rapporto speciale che ci lega. Questo accordo e’ il modo migliore per dimostrare con i fatti, che il contribuire moralmente, economicamente e professionalmente alla crescita delle Onlus e’ un dovere civile ed un esempio trainante che gli imprenditori esercitano nei confronti del privato cittadino, delle istituzioni e della societa’ in generale. In un periodo storico cosi’ difficile un gesto che ritengo di grande lungimiranza e di fiducia verso il futuro”.

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