Decalogo per pazienti con tumore incinte

TREVISO – Tra 31.000 casi l’anno di tumore al seno, circa 2.000 riguardano donne under 40 e tra queste ultime una media del 5% ha una gravidanza. E’ quanto emerge
dal Congresso di oncologi. Dagli specialisti viene la proposta che in ogni sala di attesa dei reparti dedicati ai malati di tumore sia esposto un ‘decalogo’ che aiuti le
giovani pazienti a manifestare le proprie paure e che sensibilizzi tutti gli operatori sanitari coinvolti nella cura di queste pazienti. Il cancro, viene sottolineato, non
determina in genere infertilita’, se si escludono le neoplasie dell’apparato genitale. Nel decalogo si ricorda, tra l’altro, che il cancro non e’ in genere una malattia trasmissibile geneticamente, salvo rare eccezioni, e che i trattamenti antitumorali possono ridurre la fertilita’ in entrambi i sessi. E’ ricordata inoltre la possibilita’ di preservare il patrimonio germinale prima delle terapie (per la donna tramite criopreservazione ovarica o ovocitaria, per l’uomo tramite criopreservazione dello sperma), sottolineando l’auspicio che si arrivi a un registro dei centri qualificati per entrambe le procedure e dei protocolli in corso. Per gli oncologi, infine, e’ indispensabile istituire un registro nazionale sotto l’egida dell’Associazione italiana di oncologia medica in cui siano riportate tutte le gravidanze che coinvolgano pazienti affette da tumore.

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