Distruggere tumore con microonde, cura brevettata a Pisa

PISA – Distruggere il tumore con le microonde: l’innovativa tecnologia ? stata sviluppata nel 2001 dal dottor Iginio Longo, fisico del Cnr che, con la collaborazione dei medici del gruppo del professor Franco Mosca, ha sviluppato un brevetto riconosciuto a livello mondiale che ha portato recentemente allo sviluppo di una nuova macchina per la distruzione dei tumori con l’utilizzo delle microonde, sviluppata e costruita in Italia. Una innovazione tecnologica importantissima non solo per la cura percutanea dei tumori ma anche per l’esecuzione, in maggior sicurezza e con scarse perdite di sangue, di interventi chirurgici sul fegato, consentendo quelli altamente demolitivi anche nei pazienti con forte rischio emorragico. Il trattamento dei tumori primitivi e secondari del fegato e di altre sedi ? stato notevolmente modificato nell’ultimo decennio dall`utilizzo di metodiche di distruzione dei tessuti tumorali che consentono sia un approccio mini-invasivo alle lesioni cancerose sia un ausilio all’atto chirurgico, consentendo interventi più semplici e sicuri, riducendo anche il rischio di emorragia negli interventi demolitivi nei pazienti considerati a rischio. Le alternative metodologiche sono rappresentate sostanzialmente da tecniche che utilizzano strumenti a radiofrequenza o a microonde: le microonde sembrano avere una superiorit? teorica rispetto alla radiofrequenza nell’indurre la necrosi ma il loro utilizzo, finora, era limitato da problematiche tecniche. Il brevetto di questa nuova tecnologia ? interamente "made in Pisa"e la nuova apparecchiatura ? interamente costruita in Italia. Le prime resezioni del fegato con l’ausilio della nuova apparecchiatura sono state eseguite presso l’Unit? operativa di Chirurgia generale dell’ospedale "Lotti" di Pontedera, diretta dal professor Orlando Goletti in pazienti affetti da metastasi epatiche con ottimi risultati e ridottissime perdite di sangue, vista l’elevata efficacia della procedura. L`utilizzo di tale macchina, oltrech? per i tumori del fegato, del rene, della prostata e anche della mammella, consente la cura immediata anche di quelle lesioni che, per motivi tecnici, non sono trattabili con resezione chirurgica ma che possono essere facilmente e rapidamente distrutte con questa nuova tecnologia.

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