SYDNEY – Scienziati australiani hanno scoperto un trattamento ‘rivoluzionario’ per combattere una
delle forme piu’ letali di cancro infantile, usando un comune farmaco che potrebbe sostituire la chemioterapia. Nello studio, appena pubblicato sulla rivista Nature Medicine, gli scienziati dell’Istituto Garvan di ricerca medica di Sydney hanno dimostrato, in esperimenti su topi, di poter far rientrare il neuroblastoma bloccando con un inibitore il Dna che consente al cancro di crescere e moltiplicarsi. Il neuroblastoma, tumore maligno embrionario caratteristico del bambino che pr e origine dal tessuto simpatico, e’ una forma particolarmente aggressiva, fatale per circa la meta’ dei pazienti in cui e’ diagnosticato. Anche se raro, e’ il tumore solido piu’ comune nei bambini sotto i cinque anni. L’equipe guidata da Alex Swarbrick ha scoperto che i geni detti microRNA, un tempo considerati ‘rifiuti di DNA’, sono responsabili della crescita di alcuni tumori, fra cui il neuroblastoma. Gli studiosi hanno fatto regredire i neuroblastomi nei topi di laboratorio bloccando l’azione di un particolare microRNA, il microRNA380, il quale disattiva il gene detto P53, incaricato della soppressione dei tumori. Poiche’ i microRNA vengono bloccati con un farmaco esistente anziche’ sperimentale, questa ricerca ha un forte potenziale di risultati clinici, scrive Swarbrick. ”L’aspetto rivoluzionario e’ che si tratta della prima volta che si e’ potuto bloccare la crescita di un tumore primario con la semplice somministrazione di un inibitore di microRNA”.
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