ROMA – Oltre il 90[[%]], dell?esposizione umana alle diossine avviene attraverso gli alimenti, soprattutto carne, prodotti lattiero-caseari, pesce e frutti di mare. E? quanto emerge da un documento predisposto dalla Fao dal titolo, ?Diossine nella catena alimentare: la prevenzione e il controllo della contaminazione? che fa luce sulle caratteristiche e i pericoli dell?esposizione. Il termine diossina, si legge nel rapporto Fao, viene utilizzato per un certo numero di composti chimicamente correlati, dei 419 tipi di composti diossina-correlati identificati, solo 30 hanno una tossicita? significativa e la piu? tossica e? la TCDD. L?esposizione a queste sostanze tossiche ha dimostrato di causare patologie del fegato, della milza, del timo, del sistema endocrino, lesioni cutanee e, in casi estremi, la morte. Il documento Fao, sottolinea che gli effetti sulla salute possono essere osservati anni dopo l?iniziale esposizione. Quanto al potenziale cancerogeno, il rischio e? stato osservato per tutti i tumori, senza alcuna specifica di cancro predominante.
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