(di Emanuela Di Pasqua)
WASHINGTON ? Frutti rossi e viola contro il cancro. Una ricerca dell?Universit? dell?Ohio conferma le importanti propriet? anticancerogene (e non solo) dei frutti di bosco. Le cosiddette antocianine, gruppi di pigmenti presenti nella frutta e nella verdura che vanno dal colore rossastro al viola al bluastro avrebbero la capacit? ci contrastare le cellule morali.Ciliegie,bacche, mirtilli, uva rossa, persinomelanzane e ravanelli, sono tutti alimenti che contengono questi potenti antiossidanti le cui propriet? terapeutiche sono state spesso celebrate da diversi studi.
LA RICERCA ? L?ultimo in ordine di tempo si riferisce a un esperimento fatto sui topi in cui si ? constatato che le antocianine, presenti nella maggior parte del cibo rosso-bluastro, possono inibire le cellule del cancro al colon. In particolare l?inibizione di queste cellule, con la somministrazione di alcuni alimenti, si ? verificata in una percentuale che va dal 50 all?80 per cento dei casi e in generale il 20 per cento delle cellule malate sono state uccise dalle molecole in questione. La ricerca, presentata all?American Chemical Society da ricercatori dell’Ohio University, si spinge a varie interpretazioni nell?ambito della farmaco-profilassi del cancro e gi? si pensa a sviluppare una sorta di pillola utilizzandone il principio attivo. Henry Scowcroft, del Cancer Research britannico, ha dichiarato: ?Nonostante questo sia solo un piccolo passo in avanti, va sottolineato come questa analisi ci aiuti a comprendere esattamente come e quanto alcune sostanze contenute nella frutta e nella verdura abbiano propriet? anticancerogene?.
IL PARERE DEGLI ESPERTI ? Inutile dire che gli esperti invitano alla cautela: del resto se si guarda ai risultati delle ultime ricerche che vanno in questa direzione si potrebbe dedurre che i mirtilli prevengono le carie e stimolano una pelle perfetta, mentre le ciliegie hanno propriet? terapeutiche notevoli nelle patologie cardiovascolari e nel diabete. Tutto ci? pu? essere vero per gli esperimenti in laboratorio, ma in un intero ciclo di vita dell?essere umano il fattore veramente importante a livello di profilassi non pu? che essere un corretto stile di vita e di alimentazione globale e completo, evitando di individuare solo in particolari cibi elisir di lunga vita. Come fa notare Andrea Ghiselli, esperto nutrizionista dell?Inran (Istituto Nazionale Ricerca Alimenti e Nutrizione) di Roma, questo tipo di ricerche sono utili soprattutto nell?indagare i meccanismi di certe patologie, più che per la prevenzione, anche perché ?si rischia altrimenti di spostare l?attenzione dalle abitudini globali alla singola molecola, cercando ricette facili e sostanze magiche inesistenti. In altri studi, finanziati dal National Cancer Institute, ? stato dimostrato che i mirtilli o altri frutti di bosco proteggono dalle malattie cardiovascolari, riducono i livelli di colesterolo nel sangue e rinforzano la memoria, ma sono tutte verit? da prendere con le pinze e soprattutto l?impatto degli studi in questione, sancendo gli effetti benefici di sostanze come le antocianine o il pterostilbene (un altro antiossidante naturale), ? molto scarso a livello di scienza dell?alimentazione, mentre pu? essere determinante nella medicina, per approfondire i meccanismi che regolano certe malattie?.
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