MILANO – E’ iniziata nel 2002 la lotta agli errori medici all’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, e gia’ oggi si possono apprezzare i primi risultati della politica che ha rotto il silenzio e l’omerta’ degli operatori sanitari. Lo spiega Leonardo La Pietra, direttore sanitario Ieo, a margine della presentazione dell’indagine sulla qualita’ dei servizi che ha coinvolto oltre 3mila pazienti. ”I malati ci chiedono piu’ sicurezza e protezione dagli errori medici – spiega La Pietra – e per questo nel 2002 abbiamo introdotto la politica ‘no blame’, gia’ usata nel mondo dell’aeronautica, per cui se qualche operatore segnala di aver commesso un errore non e’ perseguibile con azioni disciplinari (a meno che non si tratti di una violazione). Con questo sistema – aggiunge – abbiamo ottenuto un aumento dei casi segnalati, come errori nella prescrizione di farmaci, infezioni e cadute”. Dai 75 casi segnalati nel 2002, si e’ infatti passati ai 90 del 2004, ai 225 del 2005 e ai 250 del 2007. ”Non sono aumentati gli errori – specifica La Pietra – ma e’ emerso tutto quello che prima veniva nascosto”. Alla politica ‘no blame’ si sono aggiunte quest’anno altre misure anti-errore, come il braccialetto di identificazione per il paziente e la procedura ‘time out’, una check list da seguire
prima di ogni intervento chirurgico. ”Nel campo della sicurezza non si puo’ essere mai soddisfatti – conclude La Pietra ? per questo aumenteremo i nostri sforzi per continuare questa battaglia”.
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