ROMA – Le malattie cardiovascolari ed i tumori si confermano i ?primi killer? degli italiani, risultando le principali cause di mortalita?. Lo rileva l?Annuario statistico italiano 2007 dell?Istat che analizza dati riferiti al 2002, ultimo anno disponibile per i dati definitivi per causa di decesso. I quozienti piu? elevati di mortalita? per 100mila abitanti, rileva l?Istat, sono dunque per le malattie cardiovascolari, pari a 415 per il totale della popolazione (382 per i maschi e 446 per le femmine). Al secondo posto tra le cause di decesso si collocano i tumori (il 29,2[%] del totale dei decessi, con quozienti per 100mila abitanti pari a 337,5 per i maschi e 236,3 per le femmine). Al terzo posto si trovano i decessi per malattie dell?apparato respiratorio, i cui quozienti hanno un valore pari a 62,9 per 100mila (74,5 per i maschi e 52 per le femmine). Si registra invece una sostanziale stabilita?, afferma l?Istat, dei livelli per le cause di morte violenta (tasso del 46,7 per 100mila abitanti). Tra gli adolescenti ed i giovani pero?, si sottolinea, l?elevato numero di decessi e? da ascriversi in prevalenza ad incidenti stradali, autolesioni e suicidi. Un esame dei dati a livello territoriale poi, rileva l?Istat, ?mostra una piu? elevata mortalita? nelle regioni del Nord e del Centro rispetto al Sud?. Inoltre, la ?geografia della mortalita? per causa vede le regioni del Mezzogiorno con i livelli sostanzialmente piu? bassi per i tumori ma piu? alti per quanto riguarda le malattie cardiocircolatorie. Infine, conclude l?Istat, ?i dati del 2002 evidenziano ancora una volta una piu? elevata mortalita? infantile al Sud rispetto al Nord e al Centro?.
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