Italia ultima nella terapia del dolore

Il dato al Convegno "Vievre senza dolore, vivere con i malati". L’Italia e’ all’ultimo posto nella terapia del dolore. Il dato e’ stato fornito nel corso del Convegno che si e’ svolto nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani: ”Vivere senza dolore, vivere con i malati”, nel corso del quale e’ stato presentato il disegno di legge, primo firmatario il senatore Massimo Polledri della Lega Nord, per l’assistenza integrale dei pazienti terminali.
Si calcola che in Italia ci siano circa 250mila malati terminali: dietro di loro ci sono almeno altrettanti parenti ”che forse sono troppo soli e che soffrono piu’ del dovuto”.
Fa fatica, nel nostro Paese, a farsi largo la cultura del non dolore. Nel 2002 in Italia sono state consumati 12 volte in meno farmaci prescritti in Germania per combattere e alleviare il dolore. Solo nel 20[[%]] delle aziende sanitarie italiane e’ stata insediata una Commissione per trasformare l’ospedale in ‘ospedale senza dolore’. Solo il 10[[%]] dei pazienti malati di cancro puo’ usufruire di terapie di non sofferenza o di un’adeguata assistenza. Il 90[[%]] dei reparti di cura di non sofferenza si trova al Nord e al Centro Italia. La maggior parte del peso assistenziale a domicilio e’ della famiglia e soprattutto della donna di casa.
Ancora oggi l’uso, infine, dei farmaci oppiacei non e’ entrato nella cultura medica. Si pensa che equivalga drogare i malati, e per questo i nostri medici se ne astengono da un uso razionale.

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