ROMA – Con una sentenza del Consiglio di Stato di ieri, 5 cittadini malati di cancro (tra i 40 e i 50 anni) potranno ottenere nuovamente i farmaci salvavita con la prescrizione dei loro oncologi privati. A renderlo noto l?avvocato Giorgio Vaccari che li ha assistiti assieme alla collega Luciana Selmi. ?Con una delibera regionale approvata il 21 dicembre scorso e pubblicata il 14 febbraio – ha spiegato Vaccaro – ai malati di cancro ancora in vita nonostante la prognosi di ?morte imminente? diagnosticata nelle strutture pubbliche ? stata negata la possibilit? di ottenere i farmaci salvavita con la prescrizione di oncologi privati per motivi di risparmio. In realt? il risparmio non avviene – ha aggiunto Vaccari – perché queste persone, sospendendo il percorso di cura nelle strutture private, devono rivolgersi nuovamente agli ospedali e ripartire con la trafila di analisi e prescrizioni, perdendo del tempo per loro preziosissimo. Questa sentenza potr? fare da apripista per altre persone che si trovano nelle stesse condizioni?.
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