Oncologi, attenzione a cure alternative, servono prove

ROMA – Curare i tumori solo con terapie dimostrate scientificamente: l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM)  chiarisce la sua posizione su un tema controverso e in occasione di un convegno sulle medicine non convenzionali in corso a Bolzano. La scelta degli oncologi di  organizzare l’incontro in Trentino Alto Adige non e’ casuale: dal prossimo autunno infatti l’ospedale Tappeiner di Merano fornira’ servizi ambulatoriali di agopuntura, osteopatia, fitoterapia e omeopatia ai pazienti oncologici. ”Siamo contrari alla contrapposizione ideologica tra medicina tradizionale e medicina non convenzionale: esiste solo la medicina dell’evidenza. Ma non abbiamo pregiudizi alla
possibilita’ che le terapie impropriamente definite non convenzionali vengano utilizzate – sostengono gli oncologi – purche’ vi siano studi clinici che ne confermino l’efficacia”. ”Non abbiamo certezze – spiega il prof. Francesco Boccardo, Presidente nazionale AIOM – ma l’obbligo di porci domande e interrogativi. Queste sostanze possono avere effetti positivi per i pazienti soprattutto per controllare alcuni effetti collaterali indotti dalle cure ma possono avere anche interazioni con l’assorbimento o il metabolismo dei farmaci antitumorali. Solo una corretta sperimentazione e lo studio delle possibili interferenze con i farmaci antitumorali possono consentire di inserirle nei protocolli terapeutici”.

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