ROMA – Pensare solo a far quadrare i bilanci e a ottenere risparmi ”rischia di compromettere la qualita’ delle cure” per i pazienti oncologici.
L’allarme e’ lanciato dall’Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), a congresso da sabato fino a oggi a Roma. ”Il diritto del paziente malato di cancro di ricevere le cure migliori non puo’ essere compromesso in nome del risparmio” dice, rilanciato da Doctornews, il presidente Carmelo Iacono nella giornata precongressuale dedicata alla ”Sicurezza del paziente fra compatibilita’ economica e tutela dei diritti”, sottolineando che ”esistono segnali che fanno presagire una progressiva e preoccupante involuzione del sistema”. Sul fronte dell’assistenza sanitaria oggi sembra prevalere una valutazione esclusivamente economica con il rischio di abbassare il livello delle prestazioni erogate”. A partire dalla chemioterapia che ”in alcune Regioni e’ stata trasferita in ambulatorio.
Cio’ – chiarisce – non e’ adeguato clinicamente, perche’ vi sono alcune terapie che devono essere fornite in regime di ricovero ordinario o in day hospital per le particolari esigenze del paziente”. Portare la chemio in ambulatorio puo’ essere, insomma, ”una scelta pericolosa”, gia’ adottata ”in maniera diffusa sul territorio nazionale, dalla Lombardia alla Sicilia”.
In particolare le Regioni sottoposte a piani di rientro, rileva, ”stanno ag o sul livello delle prestazioni” ma ”il risparmio deve favorire l’ottimizzazione e non il declassamento delle prestazioni”.
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