Papa: oncologia pediatrica, 60 anni in lotta per bimbi

ROMA – I tumori pediatrici si sconfiggono guardando al futuro dei piccoli pazienti, facendo ogni sforzo per renderli degli adulti sani e normali, lavorando con empatia senza mai dimenticare le famiglie, perche’ dietro un bambino malato c’e’ sempre un’intera famiglia malata. A dirlo e’ il papa’ dell’oncologia pediatrica, lo statunitense Giulio D’Angio’, 87 anni e da oltre 60 impegnato contro i tumori dei bambini, intervenuto al convegno ‘Nuovi traguardi in Oncologia Pediatrica’ che si e’ tenuto al Policlinico Umberto I in occasione del 25/imo anniversario di ‘Io, domani ‘. ?In questi 25 anni – spiega il primario storico del reparto Manuel Castello – buona parte delle cose realizzate in reparto non sarebbero state fatte senza l’associazione per la lotta ai tumori infantili ‘Io, domani’ che ha dato un supporto finanziario notevole, 446 mila euro solo per impianti e attrezzature, 292 mila euro per un progetto di ricerca, migliaia di euro ogni anno per borse di studio, e poi i volontari che assistono bambini e famiglie”. Oggi almeno il 70% dei bambini con un tumore sopravvive 30 anni dopo la diagnosi e sono sempre meno i piccoli che riportano disabilita’, soprattutto grazie a terapie efficaci ma sempre meno aggressive, afferma D’Angio’, americano con genitori italiani, ma le sfide da vincere sono ancora molte e bisogna lottare tutti insieme, i medici, gli infermieri, e anche i volontari delle associazioni.

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