ROMA – Garantire ad un numero sempre maggiore di piccoli pazienti oncoematologici non residenti a Roma e ai loro familiari un alloggio gratuito e servizi ad alto valore umano. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa rinnovato oggi dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma con l’associazione di volontariato Peter Pan onlus. L’accordo è della durata di un anno, con la possibilità di un tacito rinnovo. Le terapie che richiedono un’alta specializzazione, ma per le quali non è essenziale l’erogazione in ambiente ospedaliero – spiega una nota dell’ospedale romano – saranno somministrate ‘a domicilio’ nella Casa di Peter Pan, con grandi benefici in termini pratici e psicologici per il piccolo paziente, per il nucleo familiare e con un sensibile risparmio per il sistema sanitario. Il protocollo prevede infatti che l’accoglienza gratuita nelle case e i costi dell’equipe che presterà le cure mediche a domicilio siano a totale carico dei firmatari. Oggi le strutture create e gestite dall’associazione sono tre. Nel 2012 saranno razionalizzate in un unico grande polo a Trastevere, denominato Grande Casa, che consentirà alla onlus di aumentare del 30% la possibilità di accoglienza. "Ridurre al massimo il disagio e la presenza in ospedale ai nostri pazienti – sottolinea Giuseppe Profiti, presidente del Bambino Gesù – rappresenta una priorità. Un ospedale non è posto per un bambino, per questa ragione siamo impegnati nel trasformare in iniziative concrete tutte le occasioni in cui diagnosi o terapie possono essere condotte fuori dall’ospedale".
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