Per malati leucemia cellule cordonali alternativa se non c’è donatore

SAN FRANCISCO –  – Nuova ‘investitura’ per le staminali cordonali. Queste cellule contenute nel sangue del cordone ombelicale, capaci di diventare cellule di vari tessuti umani, rappresentano una valida alternativa per i malati di leucemia per i quali non e’ stato possibile trovare un donatore compatibile per il trapianto. A focalizzare l’attenzione su questo tipo di staminali nella lotta contro alcuni tumori del sangue sono oggi gli ematologi Usa convenuti a San Francisco per il 50esimo
congresso dell’American Society of Hematology (Ash). Uno studio a stelle e strisce richiama l’attenzione proprio sulle possibili applicazioni delle staminali cordonali per il trattamento delle leucemie. Il trapianto di cellule staminali, da anni, e’ considerato il trattamento standand per queste forme di cancro, ma la prassi degli oncologi e’ quella di procedere con il trapianto autologo delle cellule del malato, prima di sottoporsi alla chemioterapia, o grazie alla ricerca di un donatore compatibile. Il ricorso a cellule di donatori non compatibili viene considerata una extrema ratio, perche’ da’ maggiori problemi di rigetto e mortalita’. ”Le staminali cordonali invece, proprio grazie alla loro immaturita’, diventano un’alternativa valida e perseguibile nel caso si debba fare in fretta, come nel caso della leucemia acuta”, rivela Mary Eapen, del Center for International Blood and Marrow Transplantation, che ha lavorato in collaborazione con l’European Group for Blood and Marrow Transplantatione e il New York Blood Center. ”In caso di leucemia acuta, e in assenza di un parente a disposizione per la donazione di staminali – spiega – la prima scelta resta il trapianto di staminali da donatore compatibile. Ma in caso non sia possibile reperirlo, l’utilizzo delle staminali cordonali rappresenta un’alternativa percorribile perche’ facilmente a disposizione nelle Banche che raccolgono il sangue cordonale. Non solo: la loro immaturita’ immunologica consente di superare molti dei problemi che si presentano quando non si ha a disposizione un donatore compatibile”. A certificare la ‘terza’ via per gli ematologi e’ lo studio presentato qui a San Francisco e condotto su 1.240 pazienti adulti con leucemia acuta. La ricerca ha verificato l’efficacia del trapianto di tre fonti di staminali: midollo osseo, sangue periferico e cordone ombelicale. E ha scoperto che le percentuali di decesso dopo il trapianto, e sopravvivenza alla leucemia, ”sono piu’ o meno le stesse in caso di donatore non compatibile, per tutti e tre i tipi di staminali. Anche quando si usano cellule cordonali che sono meno affini al malato rispetto alle cellule di midollo osseo o sangue periferico”.

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