Procreazione: nuova tecnica salva ovociti di donne con tumore

PALERMO – Per la prima volta in Europa, sono stati ottenuti ovociti immaturi dal tessuto ovarico asportato da una paziente affetta da tumore, i quali sono stati maturati in laboratorio e poi congelati mediante vitrificazione. La tecnica innovativa (utilizzata per la seconda volta al mondo dopo un tentativo qualche mese fa in Canada presso la Mc Gill university) e’ stata adottata Presso il Centro di Biologia della Riproduzione (Cbr) di Palermo, diretto dal prof. Ettore Cittadini, uno dei ”padri” della fecondazione assistita. Il tessuto ovarico era stato inviato con un aereo militare dal Prof. Felice Francavilla dell’ Universita’ dell’ Aquila, che in collegamento con il dottor Giovanni Ruvolo del Cbr hanno progettato questo pioneristico approccio alla preservazione della fertilita’ nelle pazienti oncologiche. Il frammento ovarico e’ stato asportato da una giovane paziente affetta da un tumore al pancreas con metastasi peritoneali e ovariche. In molti Paesi europei viene congelato il tessuto ovarico nelle pazienti affette da tumore prima di essere sottoposte a radio-chemioterapia, procedura che talvolta rende sterili in maniera irreversibile. Dal tessuto sono stati isolati 5 ovociti e 2 di questi sono arrivati alla maturazione e congelati per un impiego futuro, garantendo alla giovane paziente la possibilita’ nel futuro di poter diventare mamma.

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