PARIGI – Hanno rinunciato ai giorni di ferie e per circa 7 mesi hanno lavorato, a turno, al posto del collega, per consentirgli di stare vicino al figlio malato terminale. I protagonisti di questa storia di grande sofferenza e solidarietà sono gli operai dell’azienda Badoit che lavorano nella fabbrica di St-Galmier, piccola borgo francese nel dipartimento della Loira. Per permettere a un compagno di lavoro di stare vicino a Mathys, bambino di soli 11 anni colpito da un tumore al fegato, lo hanno sostituito per circa 170 giorni privandosi dei giorni di riposo. Purtroppo il piccolo Mathys non ce l?ha fatta e lo scorso dicembre, dopo tante sofferenze, ? morto. A distanza di tre mesi, Christophe e Lydie Germain, i genitori di Mathys, hanno deciso di raccontare pubblicamente questa favola senza lieto fine non solo per ringraziare gli operai della loro profonda umanit?, ma anche per tentare di aiutare le coppie che si trovano nella stessa drammatica situazione. LA SCOPERTA DEL CANCRO – Il dramma per i coniugi Germain inizia alla fine del 2008. Al piccolo Mathys ? diagnosticato un tumore al fegato in fase terminale e i medici fanno sapere che l’unica speranza ? un trapianto. Dopo tre mesi arriva la notizia che l’operazione ? possibile a Parigi. Christophe e Lydie, dopo aver ottenuto un congedo a lavoro, partono per la capitale e restano qui per un mese durante il quale Mathys subisce una dura chemioterapia e continue trasfusioni di sangue. Quando la famiglia Germain torna nella propria cittadina di Saint-Andr?-le-Puy arriva la doccia fredda. La Cassa nazionale di assistenza sanitaria dei lavoratori dipendenti convoca Christophe e rifiuta di concedergli una proroga del congedo: ?? suo figlio che ? malato, non lei – taglia corto una dipendente dell’ente. Che poi ordina: ?Deve tornare in fabbrica?. LA SOLIDARIET? DEI COMPAGNI DI LAVORO – Christophe ha bisogno dello stipendio e a giugno del 2009 torna nella fabbrica in cui lavora da 23 anni. Appena i suoi colleghi conoscono la triste sorte del piccolo Mathys si riuniscono e decidono di aiutare il compagno di lavoro. Convocano il direttore della fabbrica e presentano la proposta: ognuno di loro rinuncer? a diversi giorni di ferie. In cambio Christophe potr? assentarsi dalla fabbrica senza perdere un solo centesimo: ?Abbiamo potuto dimenticare il lavoro senza chiedere nulla alla previdenza sociale – ha dichiarato la coppia al quotidiano Le Progr?s -. Ci siamo sentiti più forti in questo periodo difficile. Abbiamo sentito la solidarietà attorno a noi e abbiamo sollevato le montagne. Il mio capo mi chiamava per avere notizie. Ancora oggi, quando il telefono squilla, ? un compagno di lavoro che mi cerca?. UNA LEGGE CHE AIUTI I GENITORI DEI BAMBINI MALATI – Christophe e Lydie sperano che la loro storia scuota i politici e li invogli a scrivere una legge che permetta a chi ne ha davvero bisogno di ottenere ?un concedo per malattia molto lungo?: ?Tutti i giorni – racconta Lydie Germain, nuovi bambini arrivano all’Istituto di cancerologia della Loira per essere curati. Qui s’incontrano genitori disperati che combattono con i loro datori di lavori per avere più giorni di ferie oppure perdono il lavoro perché hanno bisogno di tempo per restare con i propri bambini. Certo non possiamo alleviare il loro dolore, ma sicuramente si pu? fare qualcosa per aiutarli?. (Francesco Tortora)
Flaminio Film Festival 2024 con Peter Pan!
Il Flaminio Film Festival è ideato e realizzato dall’Associazione “Tra terra cielo e mare” e si svolge dal 23...