PADOVA – Si chiama AUSTON 2470 ARRAYER la nuova speranza per i bambini ? ma anche per gli adulti ? malati di cancro. Acquisito, grazie al finanziamento dell?Istituto Superiore di Sanit?, dal laboratorio di oncoematologia pediatrica dell?Universit? di Padova diretto dal professor Giuseppe Basso, si tratta del primo laboratorio in Italia ad avere questo strumento, il terzo in Europa, e il sesto nel mondo. Questo strumento innovativo ed estremamente sofisticato ha infatti la capacit? di studiare in tempi molto rapidi quali proteine sono attivate in modo aberrante nelle cellule cancerose, identificando così quelle alterazioni che caratterizzano l?aggressivit? del tumore in ogni singolo paziente.Le informazioni derivate da queste ricerche potranno così essere usate per disegnare una terapia personalizzata per ciascun paziente, adulto o bambino, sulla base del proprio specifico difetto genetico. Si potr? così incrementare la specificit? della terapia, migliorare la risposta individuale alle cure, e contestualmente diminuirne la tossicit?. Oltre all?oncologia pediatrica di Padova, questo progetto coinvolge anche la Clinica Chirurgica II diretta dal Prof. Donato Nitti e l?Oncologia sperimentale diretta dal Prof A. Colombatti del CRO di Aviano. Attualmente solamente un altro gruppo al mondo sta applicando questa innovativa tecnologia nelle leucemie, l?MD Anderson Cancer Center dell?University of Texas.
Nasce il 1° Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici in età pediatrica e adolescenziale: perché era necessario (e cosa cambia)
Per anni, in Italia, la fotografia āufficialeā della condizione del malato oncologico ĆØ stata raccontata quasi e...











