PALERMO – Sara’ impiegata per la prima volta nell’Italia centro meridionale, lunedi’ nella Clinica Neurochirurgica dell’Universita’ di Messina, la nuova tecnologia cyberknife. Si tratta di un vero e proprio ”coltello robotizzato” che apre innovative possibilita’ di trattamento del tumore cerebrale e non soltanto. La complessita’ del sistema e’ tale che si riesce a delimitare i contorni e ”pennellare” la quantita’ di radiazioni da somministrare alla lesione con il massimo risparmio dei tessuti sani.
Il braccio, inoltre, e’ in grado di seguire il bersaglio, cioe’ il tumore, che si sposta con i movimenti del respiro del paziente e di adattare il fascio di raggi in maniera dinamica.
Quest’ultima caratteristica consente di trattare, oltre ai tumori cerebrali, anche tumori della colonna vertebrale e del midollo spinale ed evita al paziente il disagio di utilizzare caschi per tenere fermo il capo durante l’intervento. Prima dell’arrivo di questa tecnologia a Messina, un trattamento del genere in Italia era possibile solo a Milano e Vicenza.
”I progressi della tecnica microneurochirurgica – dice Francesco Tomasello, neurochirurgo e rettore dell’Universita’ di Messina – consentono oggi di asportare i tumori in modo radicale preservando le aree cerebrali piu’ nobili e quindi senza alcuna compromissione delle funzioni neurologiche del paziente”. ”Si tratta di un ulteriore esempio -commenta il presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro- della crescita in atto del sistema sanitario siciliano che grazie anche all’impegno del mondo accademico, sta vivendo un momento di rilancio”.
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