Scuola arriva negli ospedali per piccoli pazienti

ROMA – La scuola arriva in corsia, o meglio nei reparti di oncologia dove ci sono piccoli pazienti che combattono la loro grande battaglia contro il cancro. E’ questo uno degli obiettivi del protocollo d’intesa firmato oggi, a Palazzo Vidoni, dal ministro per l’Innovazione e la pubblica amministrazione Renato Brunetta e dal presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) Luciano Maiani. Un’intesa, quella firmata dal ministro e dal numero uno del Cnr, che intende accelerare il processo di digitalizzazione della sanit?, a partire dal fascicolo sanitario elettronico per passare ai certificati di malattia digitali e ai sistemi di prenotazione online. Ma la vera novit?, ?quella che ci riempie di orgoglio", hanno sottolineato Brunetta e Maiani, punta a garantire a bambini che non possono frequentare la scuola per problemi di salute l’opportunit? di seguire virtualmente, ma in maniera continuativa attraverso servizi di teledidattica, le attivit? di una classe di scuola primaria o media, con la possibilit? di mantenere contatti diretti con insegnanti e compagni di scuola. Ma anche con le famiglie, che grazie a pc e mouse potranno tenersi in contatto con i piccoli pazienti. Un progetto che coster? "un paio di milioni di euro", spiega il ministro, con il dicastero pronto a mettere sul piatto "500 mila euro, il Cnr 200 mila, e a ci? si aggiunge il contributo dei privati". Si parte con l’ospedale Sant’Orsola di Bologna, apripista dell’intero progetto. Poi la ‘palla’ passa al Bambino Ges? di Roma, al Meyer di Firenze e al Regina Margherita di Torino. "Entro l’anno ? promette Brunetta – puntiamo a coprire il 50% del territorio nazionale. Entro
met? dell’anno prossimo copriremo l’intero territorio". La scuola, dunque, raggiunger? i piccoli pazienti malati di cancro da un estremo all’altro della Penisola. In ospedale, dunque, ma con compagni di classe e insegnanti a portata di mouse, e l’opportunit? di non perdere tempo prezioso per apprendere nozioni e formule matematiche. "La possibilit? per i bambini ricoverati – fa notare Maiani – di non perdere il contatto con insegnanti e compagni, ? un chiaro esempio di come la scienza possa aiutare a fornire una risposta ai bisogni delle persone".    "Si tratta di un progetto – assicura il numero uno del Cnr ? che intendiamo portare a termine nel più breve tempo possibile". E il tutto "attrezzando le strutture in cui sono ricoverati questi pazienti
– garantisce il ministro Brunetta – senza smantellare i reparti, nel pieno rispetto delle cure".

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