Tumore: sottovalutati sintomi in giovani, diagnosi tardive

BERLINO – Emorragie scambiate per normali mestruazioni, dolori addominali curati come semplici indigestioni, stanchezza cronica liquidata come eccesso di esercizio fisico. Il tumore nei giovani e’ considerato una patologia rara (anche se colpisce oltre mezzo milione di ragazzi e ragazze tra i 15 e i 24 anni nel mondo) e spesso il percorso per giungere alla diagnosi corretta e’ un calvario di frustrazioni, di dolori sottovalutati, di terapie sballate, col risultato di scoprire il tumore tardi, spesso tardissimo, addirittura 11 anni dopo la comparsa dei primi sintomi. E’ lo sconcertante quadro tracciato da uno studio inglese presentato oggi al congresso europeo di oncologia Ecco-Esmo a Berlino. Da cui emerge che per un teen ager malato di cancro le possibilita’ di essere curato in tempi accettabili sono davvero scarse. Anche se, malgrado i giovani rappresentino solo il 2 per cento di tutti i malati di cancro, e’ pur vero che il tumore e’ la seconda causa di morte per 15-24enni dopo gli incidenti. Anche a causa, ammoniscono gli esperti, dei ritardi inaccettabili nelle diagnosi. I ricercatori dell’University College Hospital di Londra hanno intervistato 24 giovani tra i 16 e i 24 anni, ai quali dai due ai quattro mesi prima era stato diagnosticato un tumore. Tutti hanno lamentato ritardi nella diagnosi, incomprensioni col medico e pregiudizi da parte della societa’, convinta che ‘un giovane non puo’ avere il cancro’. "Mentre per alcuni giovani i sintomi – spiega la ricercatrice Susie Pierce – vengono prontamente riconosciuti dai medici di famiglia e riportati rapidamente agli specialisti, molti altri vengono sottoposti a un calvario di visite e ospedalizzazioni prima di arrivare alla giusta diagnosi. Diagnosi che viene finalmente pronunciata dalle otto settimane agli undici anni dopo la comparsa dei primi sintomi". I giovani pazienti si sono sentiti dire per anni dai medici e dagli addetti del pronto soccorso che "e’ normale essere stanchi, che i sintomi sono dovuti a problemi mestruali, versamenti al ginocchio, sindrome da intestino irritabile, eccesso di peso, mancanza di esercizio e mille altre motivazioni che nascondevano il vero problema, un tumore". E’ il caso di una ragazza che da tre mesi soffriva di lancinanti mal di testa, e solo dopo 12 visite dai medici generalisti e’ stata sottoposta a un esame specialistico che ha diagnosticato un neuroblastoma. In un altro caso, una donna di 22 anni ha combattuto da quando ne aveva 14 per arrivare alla drammatica diagnosi di cancro al colon, sebbene avesse avuto per anni inappetenza, dolori addominali, diarrea ed emorragie rettali. "Io mi lamentavo dei sintomi e avevo anche ipotizzato un tumore – denuncia la giovane – ma i medici mi avevano detto che ero troppo giovane". In un altro caso una 23enne ha dovuto penare 10 mesi prima della diagnosi di cancro alle ovaie. "Avrei solo voluto essere ascoltata – ha detto ai ricercatori – era la mia vita in gioco, ma l’impressione era che i medici non mi prendessero seriamente". Per questo, la giovane lancia un appello ai suoi coetanei: "Ascoltate le vostre intuizioni, e siate forti. Non vi arrendete se sentite che qualcosa non va".

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