ROMA – In Italia sei malati di cancro su dieci chiedono piu’ informazione e vogliono piu’ notizie sui propri diritti. E’ quanto emerge da un’indagine condotta dall’Associazione italiana malati di cancro (Aimac), con l’Istituto superiore di sanita’ (Iss), gli Irccs oncologici e centri universitari nell’ambito di un progetto finanziato da Alleanza contro il cancro. L’indagine e’ stata condotta su 3.888 malati ed i risultati sono stati presentati oggi all’Iss in occasione del convegno ‘Parlare con i malati di cancro’. Donna, laureata o diplomata, tra 50 e 70 anni: e’ questo l’identikit di chi si rivolge
maggiormente ai Punti informativi ospedalieri, spazi riservati attivi dal 2006 dove pazienti oncologici e familiari possono richiedere informazioni. Oltre alle notizie di tipo clinico, i pazienti vogliono innanzitutto sapere quali sono i loro diritti (61%), quindi indicazioni sulla dieta da seguire (29%) e sulle strutture oncologiche cui rivolgersi (9%). Gli esperti hanno pero’ sottolineato come nel tempo i servizi informativi in oncologia si siano comunque diffusi anche grazie al progetto ‘Informa cancro’ coordinato da Aimac che, a partire dal 2003, ha utilizzato i giovani volontari del Servizio civile nazionale per istituire Punti informativi ospedalieri. Aimac mette a disposizione anche una Help-Line, un servizio telefonico e telematico nazionale di informazione in oncologia (numero verde 840-503579). I dati raccolti con l’indagine, hanno rilevato gli specialisti, costituiscono la base per l’istituzione di un Servizio nazionale di accoglienza e informazione in oncologia, che metta in rete le principali strutture oncologiche , le associazioni di volontariato e i servizi territoriali. Attualmente, il servizio e’ organizzato in 25 Punti informativi e nella Help-Line dell’Aimac.
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