Tumori: AIEOP, non sospendere farmaci off label in pediatria

PALERMO  – L’applicazione restrittiva della norma inserita nella finanziaria nazionale che vieta l’utilizzo di farmaci off-label (cioe’ non sperimentati su una specifica categoria di paziente) rischia di fermare il lavoro degli oncologi pediatrici in Italia. Per questo motivo Maurizio Arico’, presidente dell’associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica, ha inviato una lettera a tutti gli assessori regionali ed al Ministro della salute.
Nella nota, Arico’ chiede che venga predisposta, regione per regione, una circolare applicativa della norma che limiti il divieto. ”Condivido in linea di principio lo spirito della legge – spiega – ma credo che parlando di oncologia pediatrica, sia necessario fare delle doverose distinzioni”. In pratica, secondo l’oncologo, quando i tecnici del Ministero hanno predisposto la norma non hanno tenuto conto del fatto che la gran parte dei farmaci utilizzati per combattere tumori e leucemia acute in eta’ pediatrica non hanno la registrazione di legge, e quindi risultano a tutti gli effetti ”off label”.
”Le sperimentazioni dei farmaci non si effettuano con pazienti pediatrici – continua Arico’ – ma esistono al tempo stesso corposi e documentati protocolli scientifici che dimostrano la necessita’ di proseguire sulla strada che stiamo percorrendo. Interrompere queste terapie, applicando alla lettera il dettato della legge finanziaria, ci mette con le spalle al muro: quasi tutti i medicinali, direi la totalita’
degli antiblastici, che utilizziamo sono in pratica off-label”.
Ogni anno in Italia si registrano mille casi di tumore infantile e quattrocento casi di leucemie acute. I picchi di incidenza per quest’ultima patologia si registrano tra i 3 ed i 6 anni di eta’ e nella fase della tarda adolescenza, con un tasso omogeneo su tutto il territorio nazionale. ”Sospendere l’uso dei farmaci off label – afferma il presidente dell’Aieop – avrebbe un drammatico impatto sia sulla qualita’ della vita dei nostri piccoli pazienti, sia nel risultato della terapia stessa, erodendo significativamente le aspettative di vita”.
Nonostante lo stop entrato in vigore dal primo gennaio, i medici aderenti all’Aieop continuano a somministrare i protocolli terapeutici che comprendono i farmaci off label: ”se non li applicassimo – conclude Arico’ saremmo, come mimimo, omissivi”.    

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