Tumori: leucemie, nuova molecola le blocca nel 92[[%]] dei casi

CHICAGO – Una nuova arma, piu’ potente e ‘mirata’, contro due gravi forme di tumore, la leucemia mileoide cronica (mlc)e le leucemie linfoblastiche acute: una nuova molecola, bosutinib, si e’ infatti dimostrata capace di bloccare queste forme tumorali nel 92[%] dei casi. Lo studio, coordinato dall’Ospedale San Gerardo di Monza, e’ stato presentato al Congresso dell’Associazione americana di oncologia clinica (Asco) in corso a Chicago.
Un passo avanti importante, dunque, dal momento che il farmaco ad oggi utilizzato contro queste forme tumorali (imatinib) non dava risposte durature nel 20[%] dei pazienti, non era comunque in grado di eradicare la malattia ed era soggetto allo sviluppo di resistenze da parte dei malati. Oggi, i ricercatori dell’Ospedale San Gerardo di Monza, guidati da Carlo Gambacorti Passerini, hanno dunque identificato una nuova molecola in grado di avere successo dove imatinib fallisce.
Lo studio e’ stato condotto dal San Gerardo e dall’Universita’ di Milano Bicocca su un campione di 102 pazienti affetti da queste forme tumorali e resistenti a imtinib. I risultati clinici ottenuti con la nuova molecola, 50-100 volte piu’ potente di imatinib, ha commentato Gambacorti, ”sono estremamente incoraggianti”.
La molecola, ha spiegato l’esperto, ”e’ ben tollerata, anche dopo un anno di trattamento, e la cresciota della malattia e’ stata bloccata nel 92[%] dei pazienti. Inoltre, in circa il 50[%] dei casi, abbiamo ottenuto la ricrescita di un midollo normale”.
La leucemia mieloide cronica e le leucemie linfoblastiche acute sono causate dal cosiddetto cromosoma Filadelfia (Ph), che si forma in seguito alla fusione dei cormosimi normali 9 e 22.
Questo cromosoma patologico produce una proteina oncogena (Bcr/Abl), che e’ appunto la causa di queste leucemie. Fino a pochi anni fa, la diagnosi di queste malattie significava, per la gran parte dei pazienti, la morte entro pochi mesi o al massimo qualche anno.

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