Tumori: nuove cure contro quelli ossei, sopravvivenza all’80%

ROMA – Il trattamento con nuove tecniche dei tumori ossei, con risultati definiti dagli esperti ”entusiasmanti”: questi i dati al centro del Congresso Mondiale di Ortopedia Pediatrica che si chiude domani a Napoli.
Nella rassegna, che ha visto la partecipazione di relatori da 52 paesi, sono stati presentati studi che mostrano come la sopravvivenza a queste patologie sia ormai superiore all’80[%].
”I progressi dell’oncologia e della chirurgia ortopedica sono strabilianti – spiega Nando De Sanctis, che ha presieduto il convegno e che ieri e’ stato eletto presidente della Societa’ Mondiale di Ortopedia Pediatrica – e lo dimostrano le percentuali di successo. Siamo passati da un’epoca in cui l’amputazione dell’arto era la norma in caso di patologia tumorale e la sopravvivenza non raggiungeva il 40[%], alla situazione attuale in cui il salvataggio dell’arto e’ garantito nel 90[%] dei casi e la sopravvivenza a 5 anni e’ dell’80[%]”.
Quanto ai numeri del congresso: gli iscritti erano 700, di cui 540 provenienti dall’estero. Ad essere rappresentate anche nazioni come l’Iran, il Libano e l’Egitto, oltre a 71 lavori americani e 50 britannici.
Fra gli argomenti trattati anche le nuove tecniche di chirurgia mininvasiva per correggere le scoliosi che non lasciano cicatrici, oltre a diversi studi sulla riduzione delle fratture senza l’aiuto del gesso.
”L’aver organizzato il congresso – spiega ancora De Sanctis – e’ un riconoscimento per il prestigio dell’Italia in questo campo. Gli ortopedici italiani sono stati sempre dei pionieri, e anche oggi abbiamo dei centri, a Bologna, Firenze e Milano, che sono noti in tutto il mondo”.

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