Tumori: polmone, due guide per gestire difficoltà emotive

MILANO – In Europa muoiono ogni giorno di cancro del polmone 1000 persone, mentre in Italia sono ogni anno 32 mila i nuovi malati. Ma la tragedia di queste persone e dei loro familiari potrebbe essere alleviata da un supporto psicologico che non sempre c’e’. Lo hanno denunciato Luigi Grassi, presidente della ‘Societa’ Italiana di Psiconcologia’, e l’oncologo Emilio Bajetta, presidente della Fondazione Aiom, che hanno presentato una particolare iniziativa. Con il supporto di Roche, hanno realizzato due ‘guide’, una diretta al malato, l’altra ai familiari che se ne prendono cura: due strumenti per trattare le conseguenze emozionali del cancro, fornire informazioni pratiche, consigli su come gestire le situazioni di crisi e suggerimenti per facilitare la relazione con il medico. Anche perche’ – come ha detto Grassi – ”secondo un’indagine europea, in Italia il 32[%] dei malati di cancro al polmone ritiene di non ottenere un sufficiente supporto emotivo, l’80[%] gradirebbe riceverne di piu’, solo il 52[%] conosce l’esistenza di associazioni di pazienti e soltanto l’8[%] dispone di opuscoli dedicati”. ”Per cercare di rispondere a questa esigenza – ha aggiunto Bajetta – dal 2003 abbiamo anche attivato un numero verde dell’oncologia (800.273.303) che fornisce un servizio di counceling e orientemento, attivo nei giorni feriali dalle 14 alle 17, che finora ha registrato oltre 45.000 telefonate di cui oltre 15.000 relative al cancro polmonare”. Le due guide – presenti nelle Oncologie di tutta Italia e nei siti ‘www.siponazionale.it’ e ‘www.fondazioneaiom.it’ ? verranno presto completate con un particolare ‘decalogo per la gestione degli aspetti emotivi’, che invita fra l’altro ad annotare sempre le emozioni in un diario, a non sforzarsi di sopportare il dolore ma ricorrere ai calmanti, a non temere di chiedere informazioni al medico, a valutare la ‘temperatura emotiva’ e, se sale troppo, chiedere aiuto.

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