ROMA – Si colloca a meta’ strada tra la prevenzione primaria – abitudini di vita, alimentazione, diminuzione dei fattori di rischio – e la terapia antineoplastica. La prevenzione farmacologica, molto diffusa e considerata strategica negli Stati Uniti, si sta affermando anche in Italia, anche se nel nostro Paese c’e’ ancora molto da fare.
Oggi e domani esperti italiani e internazionali si incontreranno nell’auditorium dell’IRCCS MultiMedica di Sesto San Giovanni per partecipare al workshop interattivo, aperto e gratuito ”Prevenzione Farmacologia in Oncologia” coordinato da Adriana Albini, Responsabile della Ricerca Oncologica IRCCS MultiMedica ed esperta di studi sui meccanismi di chemioprevenzione, in collaborazione con Alberto Costa di ESO, Scuola Europea di Oncologia, e Paolo Morazzoni di Indena.
Il convegno, che rientra nell’ambito di ”Porte Aperte alla Salute”, iniziativa legata alla fiera MilanoCheckUp appena conclusa, costituira’ un’interessante opportunita’ di confronto, e sara’ occasione per fare il punto sui risultati ottenuti e per tracciare scenari futuri nella battaglia dell’oncologia.”Con prevenzione farmacologia – spiega Albini – si indica la somministrazione a pazienti a rischio per lo sviluppo di tumori, di farmaci a bassa tossicita’ per i quali esistano forti evidenze sperimentali, cliniche o epidemiologiche della capacita’ di diminuire l’incidenza di particolari neoplasie.
Il medico e scienziato Italiano che per primo si e’ fatto promotore della farmacoprevenzione e’ Umberto Veronesi, che ha appoggiato la realizzazione del workshop”. La rivista internazionale Lancet ha recentemente confermato che una semplice aspirina al giorno per periodi prolungati puo’ diminuire l’incidenza di tumori al colon.
In prevenzione farmacologica si possono impiegare anche estratti da componenti della dieta, oppure chemioterapici a bassissime dosi, in un regime definito di ”metronomica”. Tra i protagonisti del meeting, Andrea Decensi e Bernardo Bonanni (IEO) che, in collaborazione con Umberto Veronesi, hanno condotto studi che hanno riportato riduzioni dal 40 al 50[%] di recidive nei tumori mammari. Monica Bertagnolli del Brighman and Women’s Hospital di Boston illustrera’ risultati promettenti per il colon con celecoxib e Scott M. Lippman del MD Anderson Cancer Center di Houston presentera’ studi che hanno riportato importanti successi nel tumore prostatico e in quello polmonare. Lippman e’ considerato a livello mondiale uno dei piu’ grandi esperti del settore, e proprio nei giorni scorsi e’ stato premiato dall’American Cancer Society e dall’American Society of Clinical Oncology al convegno ASCO di Chicago per il suo lavoro pioneristico nella prevenzione del cancro e per la sua ricerca tanslazionale, che ha grandemente ampliato la comprensione di rischio, biologia e chemioprevenzione della carcinogenesi in vari organi. Infine Franco Berrino dell’Istituto Nazionale dei Tumori e Clarissa Gerhauser dalla Germania parleranno di come curarsi con l’alimentazione.
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