Tumori: USA, terapie mirate contro quelli più difficili

CHICAGO – Trattamenti ‘mirati’ che agiscano sulle alterazioni molecolari alla base di vari tumori, come quelli del polmone o della zona testa-collo, forme tumorali tra le piu’ difficili da trattare. E’ questo l’approccio terapeutico sul quale si sta concentrando l’attenzione degli oncologi, tanto che al Congresso dell’Associazione americana di oncologia clinica (Asco) in corso a Chicago, vari sono stati gli studi presentati sull’argomento.
”Le terapie mirate – ha affermato lo specialista Roy Herbsts della University of Texas – stanno diventando sempre piu’ importanti e stiamo imparando sempre di piu’ circa le alterazioni genetiche in alcuni tipi di cancro, cosa che puo’  aiutarci a mettere a punto trattamenti migliori”.
Cosi’, i ricercatori della Duke University hanno identificato gli insiemi molecolari che risultano alterati in forme avanzate di cancro al polmone: ”Ora abbiamo cioe’ un modo – ha sottolineato l’oncologa Anil Potti – per predire la ricorrenza del cancro, identificare gli insiemi molecolari che guidano la crescita del tumore in stadio avanzato e mirare a tali molecole con farmaci specifici per avere risposte migliori. Questo approccio – ha aggiunto – da’ grandi speranze di poter migliorare la terapia per il cancro al polmone”. Attualmente, infatti, solo il 15[%] dei pazienti con tale patologia e’ vivo a cinque anni dalla diagnosi. Nello studio, i ricercatori hanno analizzato l’attivita’ dei geni in 69 campioni di tessuti tumorali di pazienti con cancro al polmone avanzato, comparando i risultati con campioni di tessuti da cancro al polmone allo stadio iniziale. Gli scienziati hanno cosi’ evidenziato che nell’80[%] dei pazienti con tumore avanzato risultava un’alterazione a livello molecolare rispetto ai pazienti allo stadio iniziale. Prova che e’ proprio su tali alterazioni che bisogna agire. E che i geni abbiano un ruolo importante, lo dimostra uno studio comparativo tra la popolazione giapponese e statunitense: si e’ visto che i pazienti rispondono in modo diverso alla chemio per il cancro al polmone proprio per differenze riscontrate in alcuni geni.
Ma passi avanti nel trattamento di questi tumori particolarmente ‘difficili’ da trattare si sono fatti anche grazie alla messa a punto di nuove molecole innovative. Due esempi sono la molecola cetuximab, che ha dimostrato di aumentare significativamente la sopravvivenza in pazienti con tumore del polmone o del testa-collo avanzato, e la molecola bevacizumab che si e’ visto diminuire la progressione del cancro al polmone avanzato del 25[%].

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