BRUXELLES ? Nel 2006 sono stati diagnosticati circa 2,3 milioni di nuovi casi di cancro, che hanno portato a oltre 1 milione di morti. A colpire di piu? sono i tumori del polmone, del colon e del seno. Secondo stime dell?Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Airc), un europeo su tre ha nella vita una diagnosi di cancro e uno su quattro ne muore.Percio? il Parlamento europeo (Pe) – con 621 voti favorevoli, 10 contrari e 6 astensioni – ha adottato una risoluzione che invita la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri a prendere i provvedimenti necessari sulla prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento del cancro (comprese le cure palliative), per ridurre l?aumento significativo dell?incidenza di questa malattia, accompagnati dal necessario sostegno finanziario. Il Parlamento chiede anche di creare una ?task force? europea contro il cancro. Questa avra? il compito di raccogliere e diffondere le migliori prassi in materia di prevenzione, screening e trattamento, nonche? di coordinare la lotta contro il cancro in Europa. La ?task force? dovrebbe poi proporre misure per aumentare almeno del 50[%] entro il 2018 la quota di europei che si sottopongono a screening. I deputati rilevano che, in base ai dati dell?Organizzazione mondiale della sanita? (Oms), almeno un terzo dei casi di cancro puo? essere anticipato e che un altro terzo potrebbe essere curato se diagnosticato ad uno stadio precoce. La prevenzione e? quindi, per i deputati, la strategia a lungo termine piu? efficace da un punto di vista dei costi per il controllo del cancro. Per tale ragione il Pe chiede che venga corretta la disparita? tra la spesa sanitaria destinata alla prevenzione (3[%] del bilancio sanitario dei paesi Ocse) e la spesa per assistenza e cure (97[%]). Per il Parlamento e? anche necessario attuare programmi di screening su scala nazionale, che permettono di ridurre l?incidenza del cancro, indipendentemente dai vincoli di bilancio che pesano sullo Stato. I deputati chiedono inoltre di promuovere campagne d?informazione sullo screening dei tumori rivolte al grande pubblico e di incoraggiare il ricorso a misure preventive come i test HPV e PSA per la diagnosi precoce del cancro della cervice uterina e della prostata. Vengono poi chieste iniziative volte a prevenire il cancro attraverso la riduzione dell?esposizione ambientale e professionale agli agenti cancerogeni (secondo fonti sindacali, almeno l?8[%] dei decessi per cancro registrati ogni anno sono provocati da agenti cancerogeni presenti sul luogo di lavoro) e la promozione di stili di vita sani, in particolare riguardo ai principali fattori di rischio, come l?alcol, il tabacco, l?obesita?, l?alimentazione poco sana e la scarsa attivita? fisica, e con attenzione particolare ai bambini e agli adolescenti. Va poi intensificata la lotta al tabagismo: il 25[%] di tutti i decessi per cancro nell?Unione europea e? riconducibile al fumo. Quest?ultimo, inoltre, e? responsabile dell?80-90[%] dei decessi per cancro ai polmoni nel mondo. Vengono chieste pertanto politiche organiche di controllo del tabacco che includano la creazione di ambienti liberi da fumo e interventi per la disassuefazione dal tabagismo. Il Pe sottolinea poi le differenze ?inconcepibili e inaccettabili? esistenti in Europa in termini di qualita? di strutture e apparecchiature per il trattamento dei tumori e per lo screening, oppure per l?accesso ai farmaci antitumorali: disparita? che incidono moltissimo sui tassi di sopravvivenza nei vari Stati membri. Viene chiesto pertanto di garantire in tutti gli Stati membri la disponibilita? uniforme dei farmaci anti-cancro per tutti i malati che ne hanno necessita?. Occorre inoltre accelerare le procedure semplificate di immissione in commercio di nuovi farmaci a livello Ue. E? anche necessario prevedere equipe oncologiche multidisciplinari nazionali, incaricate di garantire un trattamento individuale ottimale per tutti i pazienti. Occorre inoltre migliorare la formazione degli oncologi e dei professionisti della sanita?, riconoscere la specializzazione in oncologia medica e garantire l?apprendimento permanente degli oncologi. I deputati esortano inoltre gli Stati membri a rendere obbligatoria la registrazione dei tumori con una terminologia europea standardizzata, in modo da rendere possibile la valutazione e la comparabilita? fra gli Stati membri riguardo ai programmi di prevenzione, screening, trattamento e tassi di sopravvivenza. Il Parlamento sollecita infine una normativa UE che preveda incentivi all?industria e ai ricercatori per garantire una ricerca costante per nuove generazioni di farmaci e trattamenti per combattere e controllare il cancro. E? anche necessario rendere disponibili fondi comunitari per creare una rete di ricerca per i cancri rari e i cancri difficili da trattare. I deputati chiedono poi una revisione della direttiva sulla sperimentazione clinica per promuovere l?intensificazione della ricerca sul cancro nelle universita? e migliorare la disponibilita? delle informazioni sulle sperimentazioni cliniche in corso o gia? concluse per i pazienti e il grande pubblico.
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