UNO SPAZIO DEDICATO AGLI ADOLESCENTI AFFETTI DA TUMORE

Centri specializzati in oncologia: l’IRCSS di Milano offre un’area ai giovani oncologici per fare musica e incontrarsi con gli amici
Gli adolescenti malati di tumore non smettono di essere adolescenti solo perché hanno il cancro, restano vive tutte le passioni della loro età: gli amici, la musica, l’amore per l’alta tecnologia ma anche per l’arte, la fotografia e la moda. Per questa ragione l’Istituto Nazionale dei Tumori ha presentato recentemente nel corso del convegno “Love, chemo&rock’n’roll” il Progetto Giovani del reparto di Pediatria Oncologica, sostenuto dall’Associazione Bianca Garavaglia e dalla Fondazione Magica Cleme: un progetto che prevede la realizzazione di nuovi spazi per suonare e fare musica; una sala per incontrarsi con i propri amici, connettersi a facebook e gli altri social network, ma anche studiare; una palestra; un laboratorio artistico, dove i ragazzi potranno imparare a fotografare, a dipingere, a usare in maniera creativa tablet e attrezzature tecnologiche, seguire un workshop di moda e, sotto la guida di make-up artist professionisti, anche a truccarsi. Il Progetto Giovani, coordinato da Maura Massimino, primario della Pediatria Oncologica dell’Istituto Nazionale dei Tumori, e da Andrea Ferrari, oncologo pediatra dell’Istituto Nazionale dei Tumori e responsabile della Commissione nazionale sugli adolescenti dell’Associazione Italiana di Ematologia ed Oncologia Pediatrica (AIEOP), vuole anche richiamare l’attenzione sull’accesso alle cure dei pazienti adolescenti, che spesso hanno minori possibilità di accedere ai centri di eccellenza e, come risultato, minori probabilità di guarire dei bambini, a parità di condizione clinica. Inoltre, il progetto ha collaborazioni eccellenti – dall’ideazione degli spazi, opera dello studio del designer Fabio Novembre, ai corsi e i laboratori, organizzati da professionisti e stilisti, come Gentucca Bini – e testimonial famosi come Ivan Basso, ciclista vincitore di due Giri d’Italia e testimonial dell’Associazione Bianca Garavaglia, e Vittorio “100%” Brumotti, campione mondiale di bike trial e inviato di Striscia la notizia. Gli adolescenti e i tumori Il Progetto Giovani dell’Istituto Nazionale dei Tumori non ha solamente lo scopo di rendere meno pesante per i ragazzi il periodo del ricovero ma anche evidenziare il problema della cura degli adolescenti malati di tumore. Infatti, sebbene circa due tumori su tre degli adolescenti siano tumori pediatrici, un recente studio dell’AIEOP su pazienti registrati (dal 1989 al 2006) nei protocolli da essa coordinati sottolinea che solo il 10% dei pazienti tra 15 e 19 anni in Italia sono trattati nei centri AIEOP a fronte dell’80% dei pazienti sotto i 15 anni. Inoltre, diversi studi internazionali hanno documentato come il gruppo di pazienti di età compresa tra 15 e 25 anni è quello per il quale si sono osservati i minori miglioramenti in termini di sopravvivenza negli ultimi anni, indipendentemente dal tipo di tumore, e che, parallelamente, la stessa fascia di età è quella con il minor numero di casi arruolati in protocolli clinici. Come suggeriscono questi dati, spesso i ragazzi, anche se affetti da tumori tipici dell’infanzia, sono ricoverati in strutture per adulti semplicemente per questioni anagrafiche. Il risultato di questo minor accesso ai centri di eccellenza è che gli adolescenti hanno minori probabilità di guarire, a parità di condizione clinica, dei bambini.  (Alessandro Veronesi)

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