Allarme esperto, italiani forzati da abbronzatura

ROMA – Per gli italiani l’abbronzatura non sembra essere una moda superata ma un fenomeno in crescita e in controtendenza rispetto all’Europa. E, con l’inizio dell’estate in calendario da domani, per i "forzati dell’abbronzatura" esporsi diventa un vera malattia tanto che gli esperti hanno coniato un nuovo termine: la "tanoressia", (tan = abbronzatura + anoressia). "E’ una dispercezione corporea: come l’anoressico non si vede mai abbastanza magro, cosi’ il tanoressico ritiene di non essere mai sufficientemente abbronzato, un eccesso che – come spiega il dermatologo Matteo Cagnone di Ravenna che ha condotto un sondaggio su 4 mila persone – porta alla dipendenza da abbronzatura". L’Italia, d’altra parte, e’ considerata fanalino di coda in Unione Europea che ha condotto dal 2006 una campagna di sensibilizzazione sui pericoli di una errata esposizione al sole che puo’ provocare tumori cutanei fotoindotti (soprattutto gli epiteliomi). "Questo disturbo – aggiunge Cagnone, presidente dell’Irdeg (istituto di ricerca e cura di dermatologia globale) – si fonda sul sentimento di insicurezza del se’ corporeo che va dal colore della pelle, alla magrezza, alla massa muscolare. Quasi una predisposizione neurobiochimica che porta il tanoressico ad abbronzarsi ad ogni costo". Studi recenti indicano, infatti, che esiste una relazione tra luce-tono dell’umore-serotonina. "Il tanoressico – conclude Cagnone – non e’ mai soddisfatto del proprio aspetto e l’esposizione continua alla luce diminuisce l’ansia migliorandone il tono dell’umore". A farne le spese sono soprattutto le donne. L’identikit della persona tanoressica messo a punto dall’esperto, infatti, mostra una donna magra, tra i 16 e i 40, residente piu’ al nord, disidratata per la dieta e per l’eccessiva esposizione al sole, parametri che i dermatologi identificano come veri e propri killer della pelle.

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