ROMA – "Anna Clerico, direttrice del reparto di oncologia pediatrica del Policlinico Umberto I, ha atteso qualche giorno prima di rendere la notizia ufficiale: Muath, il piccolo palestinese, ha superato la fase critica successiva all’intervento di asportazione del tumore al fegato". Lo dice in una nota Benedetta Paravia, portavoce dell’associazione Angels Onlus che, grazie alla Farnesina, ha potuto organizzare il ricovero, presso l’Umberto I, del bambino di 16 mesi giunto con il papa’ dalla Striscia di Gaza a Roma il 17 dicembre scorso. A favore di Muath, spiega la nota, e’ intervenuto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, a causa delle difficolta’ nel ricevere il nullaosta israeliano necessario per varcare il valico di Erez. Lo scorso 3 febbraio il piccolo, su decisione dei medici, e’ stato trasferito al Bambino Gesu’ e sottoposto a un complesso intervento chirurgico condotto dal professor De Ville dell’ospedale pediatrico e dal professor Cozzi dell’Umberto I, che hanno provveduto all’asportazione della massa tumorale situata al centro del fegato. L’intervento e’ durato circa 7 ore. "E’ un ottimo risultato- prosegue Paravia- poiche’ all’ospedale di Tel Aviv avevano concesso poche speranze alla famiglia di Muath il quale, per sopravvivere, avrebbe dovuto subire un trapianto di fegato e sottoporsi a una terapia difficile da seguire a causa della mancanza di infrastrutture ospedaliere idonee e delle critiche condizioni igieniche nella Striscia di Gaza". opo l’intervento il bambino ha fatto ritorno al Policlinico e, in caso di necessita’, sara’ sottoposto a un ultimo ciclo di chemioterapia, conclude la nota. Commosso il papa’ di Muath: "Ringrazio tutti coloro che hanno voluto salvare mio figlio, soprattutto le autorita’ israeliane. Ora non vedo l’ora di tornare a Gaza da mia moglie e mia figlia".
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