NAPOLI – Una carezza, un dono ai piccoli degenti ed una preghiera per benedire il reparto, chi vi e?
ricoverato e chi vi lavora. L?arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, ha inaugurato questa mattina il nuovo reparto di Clinica Pediatrica I ed Onco-Ematologia Pediatrica
della Facolta? di Medicina e Chirurgia della Seconda Universita? di Napoli. ?Ogni volta che metto piede in un ospedale, soprattutto nei reparti di pediatria – ha detto il cardinale – mi sembra di entrare in un tempio, una chiesa dove al di la? delle confessioni religiose, trionfa l?amore. Dal primario all?inserviente, chi lavora in pediatria si contraddistingue per quel pizzico d?amore?. ?A Napoli si dice che i figli ?so piezz ?e core? – ha continuato l?arcivescovo – ed i bambini non sono solo il cuore della mamma o della propria famiglia, ma di tutta la societa?. Il cuore del vescovo e? un cuore felice e pieno quando vede che istituzioni e volontariato riescono a mettersi insieme per un progetto di bene. L?amore fa miracoli?. E di miracolo, a proposito dell?inaugurazione del reparto di Oncologia Pediatrica ha parlato anche l?assessore all?Universita? della Regione Campania, Teresa Armato. ?Vedere quello che si fa per questi bambini vale piu? di mille parole. Quello che hanno fatto per allestire il reparto medici e volontari somiglia quasi ad un miracolo?. Voluta fortemente dalla professoressa Maria Teresa Di Tullio, l?Onco-Ematologia Pediatrica della Sun e? oggi una realta? anche grazie al contributo dell?Ail-Caserta Sezione Provinciale onlus, dell?Unione Industriali di Napoli, dell?Opera Pia Purgatorio ad Arco onlus, delle Chiese Cristiane Evangeliche:Adi, e dell?Associazione Cuore onlus. La Regione Campania, infatti ha messo i soldi per la ristrutturazione del piano, ma le attrezzature e gli arredi sono stati donati proprio dalle associazioni. ?Oggi e? una giornata di buona sanita? – e? stato il commento dell?assessore regionale Angelo Montemarano – che prelude al rilancio della Seconda Universita? di Napoli?. Il reparto e? costituito da 9 camere di degenza (6 a due letti e 3 singole, due delle quali sterili per pazienti con severa immunodepressione). Tutte le camere sono dotate di servizi igienici e telecamera a circuito chiuso. Le aree comuni prevedono una medicheria, un?infermeria, una zona riservata alla preparazione dei farmaci citostatici, sala giochi e didattica, due cucinini, oltre che le sale per la caposala e le infermiere e per i medici.
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